La notizia sembra frivola, ma non lo è.
Il colosso americano Coca-Cola ha acquisito la catena britannica Costa Coffee. Un’operazione finanziaria che nasce in virtù di un sorpasso. Il successo del cappuccino infatti è ormai mondiale, e il suo consumo va ben oltre la colazione.
Persino nel Regno Unito, il luogo per eccellenza di a cup of the at five o’clock, le previsioni economiche stimano che presto il consumo di caffè supererà quello della tradizionale bevanda inglese.
Con buona pace di The Queen.
Una curiosità (sempre che tu non lo sappia già!): a Trieste il cappuccino è servito nella tazzina da caffè e corrisponde più o meno al caffè macchiato. Il must per i triestini è il cosiddetto “capo in b” cioè il cappuccino servito nel bicchierino di vetro. 🙂 Credo sia un retaggio austroungarico perché è l’unica città in Italia ad avere questa stranezza. La cosa che mi fa sorridere è che quando vado a Trieste e chiedo un cappuccino mi chiedono sempre: “Piccolo?” Alle mie proteste (sono triestina e mi scambiano per una “estera”, come si usa dire per chi non è di là), mi dicono sempre che non si sente dall’accento. Be’, quello non l’ho mai avuto!
E’ sempre un piacere leggere i tuoi post, cara Ester.
Un abbraccio e buon inizio d’anno scolastico. 😉
Cara Marisa, sempre rigenerante trovare parole tue… Questa volta con le cappuccine curiosità triestine!
Buon anno scolastico anche a te.
Un abbraccio, Es.
Grazie Es! La notizia è succosa. E mi hai evocato subito Francesco Piccolo e il suo “La separazione del maschio”. Dove succede che:
https://cfr2.wordpress.com/2012/07/17/francesco-piccolo-la-separazione-del-maschio
SD
E, se noti, tutti gli automatismi, sono addizioni, mai sottrazioni…
A presto, Es.
Buon inizio a tutti quelli che che hanno a che fare con un cappuccino in orario …..più che ristretto.
Speriamo che bastino i cappuccini a darci una botta energetica.
Ne abbiamo bisogno.
Per quanto mi riguarda al momento mi calza perfettamente il motto piemontesissimo : Scapa travaj che mi rivu…