Oggi mi è capitato in sorte, nello specchio salato di immersione, un branco multiplo di felici occhiate.
Mi garbano assai le occhiate. Per il loro “occhio” nero in coda che le rende facilmente identificabili. E poi, ça va sans dire, per il loro nome, che mi permette di fantasticare sulla possibilità moltiplicata del vedere essendo visti.
Ecco perché posso affermare di essere stata sedotta, ma non abbandonata, dalle occhiate. Mie predilette dell’estate.