Momento epifanico.
Interrogazione di Mario, sedici anni e mille pensieri. Quasi mai raccontati.
Testo scelto di De Andrè, “Le acciughe fanno il pallone”. Chiedo il motivo di tale scelta. Lampo d’orgoglio negli occhi di Mario. E nel cuore. “Io pesco, Prof! “.
E spiega, animandosi. Colonna vertebrale, sguardo, parola. Facendosi acciuga fiera, mostrandomi il suo “pallone”, il suo modo personale di nuotare nel mondo.
Assisto così ad una pesca miracolosa.
Spesso dietro i volti smarriti di adolescenti di un mondo disorientane è bello trovare motivi anche piccoli di grande entusiasmo.
Io stessa mi sono chiusa diverse volte in un “pallone di acciughe”. Ho usato il loro stesso metodo difensivo, mi sono chiusa e compattata in me stessa per qualche anno un po’ come Mario.
Non potrò mai scordarmi che dopo le sue lezioni, le sue interrogazioni… senza accorgermene mi sono ritrovata anche io ad assistere ad una “pesca miracolosa”… La mia.
Con affetto B.
Grazie! Bello sapere che ti sei “pescata” con consapevolezza. Io posso aver attivato la pesca, ma gli ami buoni già li possedevi…
Con affetto, Es.