A volte, pur continuando un “dialogo” con te, papà, mi accade di chiedermi cosa ti direi, tra le innumerevoli parole che vorrei, se solo ancora ti incontrassi.
E ogni volta concludo che nulla direi. Perché, in quella immaginaria e minima frazione temporale concessa in dono dagli dei chissà perché proprio a me, sarei impegnata corpo e cuore a condensarti in un abbraccio. Volgendo infine i miei occhi nel tuo sguardo terreno. Riprendendo poi, grata, il mio cammino terreno.
Anch’io mi interrogo similmente talvolta .
La risposta é condensata in un gesto d’amore che vale più delle parole.
E tu lo dici.
Tanto da lassù tuo papà- sub specie eternitatis- conosce ogni aspetto della tua vita terrena .
Un caro ricordo.