La nomina di Liliana Segre a senatrice a vita muove riflessioni sul legame imprescindibile tra forma e contenuto.
Qui la forma, il titolo di componente del Senato italiano, è alta e finalmente giunge in chi, Liliana Segre, è da sempre portatrice di un contenuto altissimo, vibrante di testimonianza diretta su quell’orrore indicibile che è stata la Shoah. E non solo, perché la neo senatrice Segre ha speso la propria esistenza per raccontare ciò che è stato, in nome di una memoria sempre viva. Il “Binario 21” della Stazione di Milano non è che l’esito pubblico più evidente.
Di fronte a tale, limpida e superiore, corrispondenza tra forma e contenuto non si può omettere di pensare a quanto lo Stato italiano, anche quando attento alla forma, sia glissante se non silenzioso di fronte al dilagare di certi contenuti. Non poi tanto diversi, come ha ricordato Segre, da quelli che hanno condotto all’Olocausto, e ancor prima alle leggi razziali. Sottoscritte anche dallo Stato italiano. Sob.
Cara Es,
una nomina persino tardiva , direi, anche se non ha il potere di annullare quanto vissuto dalla Segre e da altre vittime dell’aberrazione nazista.
Ci avviciniamo al 27/1 , giorno in cui è sempre più urgente e doveroso intraprendere in chi è già consapevole di quello che è stato,nella modalità ,il più grande delitto nei confronti dell’uomo, e in chi non lo è ,un’opera di informazione e di educazione al rispetto dell’uomo.
Prepariamoci a ricordare.
Molto efficace l’affermazione della Segre: La memoria è il vaccino contro l’indifferenza”, per evitare lo scempio dell’uomo contro l’uomo.
Doveva essere migliore degli altri il nostro
ventesimo secolo.
Non farà più in tempo a dimostrarlo,
ha gli anni contati,
il passo malfermo,
il fiato corto. […]
Come vivere?-mi ha scritto qualcuno
a cui io intendevo fare
la stessa domanda.
Da capo, e allo stesso modo di sempre,
come si è visto sopra,
non ci sono domande più pressanti
delle domande ingenue.
(WISLAWA SZYMBORSKA, Scorcio di secolo)
Grazie per i versi della Szymborska, sempre illuminante.
A presto, Es.