E infine la tanto attesa pioggia è giunta.
Sarà per una sacca atlantica che si è fatta strada, sarà per le reiterate preghiere propiziatorie, sarà quel che sarà, il cielo ci sta finalmente regalando acqua.
Ma non tutto è bene quel che ben finisce. Perché i problemi restano.
Il terreno risulta talmente secco da avere un suono sordo e l’acqua, invece di imbibirlo dandogli benessere, gli scivola sopra come su di un telo impermeabile.
Le città continuano ad essere contenitori di anidride carbonica e polveri sottili, così che l’acqua in arrivo non è sufficiente a lavare l’aria mefitica.
E noi umani? Rischiamo di scordare il buon odore della pioggia, quello che dilava l’anima, trascinando a valle dei nostri pensieri le nuvole interne.
Eppure siamo noi ad avere reso l’arrivo della pioggia un evento sempre più raro. Stendendo un velo sul nostro cielo.
Anche la pioggia non è più quella di una volta!
Ma una vera manna dal cielo in questa occasione, arrivata ,per scherzo del destino ,troppo tardi rispetto all’ emergenza incendi!
Inoltre la quantità risulta insufficiente rispetto all’effettiva necessità di lavare un’aria al momento ancora di mediocre qualità.
Parola di meteo.it !