“Hygge” è tra le parole trendy dell’anno.
Praticamente intraducibile, questo termine danese rimanda alla felicità. O meglio, alla chiave per accedervi.
Fatta di benessere, atmosfera, calore, intimità, comfort, armonia, condivisione. Concetti che prendono forma attraverso oggetti concreti: dalla luce calda delle candele al profumo goloso dei dolci, dal piacere di una conversazione intima al calore di una coperta di lana, dal conforto di una zuppa calda al benessere dato dagli oggetti in legno. Tutto vissuto in semplicità e presenza.
Parola di Meik Wiking, direttore dell’Happiness Research Institute di Copenaghen, che ha passato anni a studiare la magia della vita danese e che ora ci regala in un libro alcuni pratici consigli per avviarci ad un’esistenza hygge. Ovvero più confortevole. Quindi più felice.
Come vorrei poter raggiungere l’hygge!!
A ben vedere questo confort totale non è creato da cose irraggiungibili, anzi è un monito a vivere con semplicità accontentandosi di pochi elementi domestici , che hanno il potere di coccolarci e di farci sentire al sicuro.
È quindi giunta l’era del “ritornare al passato” rispettando l’ambiente e restituendo valore alle piccole cose ,soprattutto!!
Grazie Es per questo post. Leggo e penso all’importanza delle “risorse” e del “risorsarsi”. Una specie di baule in cui ciascuno di noi mette ad esempio: nuotare nel mare; quel libro che puoi rileggere cento volte e sempre ti piace; quelle cinque canzoni che quando le senti non possono che farti star bene. Cinque. Una per ogni emozione.