Dedico al ministro della Pubblica Istruzione (sigh!) Valeria Fedeli e alla sua più recente intuizione (sob!), ovvero quella di permettere l’uso dello smartphone a scuola durante le lezioni, il video “Are you lost in the world like me?” di Moby, che coglie (lui sì) i segni di questo tempo.
Con la speranza che le illustrazioni di Steve Cutts coi richiami ai fumetti anni ’30, da Betty Boop a Popeye, possano restituire lucidità a chi di scuola si occupa. Anche se non in prima persona ma per sentito dire.
La nostra desolante dipendenza dagli schermi, come la definisce Moby, è forse quanto non dovremmo trasmettere a chi vogliamo cresca libero, con proprie capacità critiche, autonome visioni del mondo e autentiche interazioni con gli altri.
“Fedelmente”, espress451.
come condivido la tua ultima frase!!!
Grazie Vincenzo!
A presto, Es.
Terribile!
Oggi ho sentito una frase interessante,:la rete é il surrogato dell”eterno.
Verissimo. Non ci sono spazio e tempo.I ragazzi perdono le coordinate e si immergono in questa società liquida,senza barriere, senza limiti.
Salviamo ci!!
La Fedeli è una vittima della società dell’immagine come quasi tutti.
Per fortuna c’é un quasi!
Difendiamo lo spirito critico!