Che un incidente possa accadere sta nell’ordine delle umane cose. Altro è quando le responsabilità istituzionali sono lapalissiane.
Può una costruzione civile non avere i requisiti minimi di sicurezza solo perché edilizia “popolare”? Gli estintori antincendio non dovrebbero essere una salvaguardia per tutti? Le scale di sicurezza, nel mondo 2.0, sono ancora un optional? Possibile che la ristrutturazione pubblica di un edificio anni ’70 preveda essenzialmente il posizionamento di pannelli in plastica sulle pareti esterne?
Domande che sembrano riguardare il nostro piccolo e antico mondo italico, che si sa, ce lo diciamo spesso, fa acqua da tutte le parti. Ma forse meno che altrove.
Perché guardando quel palazzo in fiamme, la Grenfell Tower, si fa fatica a credere che sia nella moderna e futuristica Londra. Tanto più che nel suo Dna la capitale britannica porta inscritto il Grande Incendio del 1666 che distrusse quasi per intero la città. Sob!