E’ già in viaggio per Verona, dove sarà inaugurata il primo aprile, la mostra di “Toulouse-Lautrec La Belle Epoque” che ha appena chiuso i battenti a Torino.
Oltre centocinquanta opere, tutte provenienti dall’Herakleidon Museum di Atene, ad illustrare l’opera anticonformista e innovativa del pittore bohémien della Parigi di fine Ottocento.
Gran parte del percorso espositivo si snoda sui locali di Montmartre, quelli frequentati dall’aristocratico visconte Henri de Toulouse-Lautrec per dimenticare se stesso. Diventando confidente di ballerine e prostitute, sentendosi emarginato come loro. Così rappresenta la vita al Moulin Rouge e in altri teatri del quartiere, insieme alle maisons closes, dove fissa la sua dimora-studio.
Deforma le linee, quasi a sottolineare le proprie deformità, aprendo la strada agli espressionisti. Con profonda partecipazione emotiva, cogliendo aspetti della vita intima delle donne da lui ritratte. E a volte amate. Seppur in modalità burrascosa. Quella della sua stessa esistenza.