Beffarda coincidenza che proprio nella settimana della Memoria quelle categorie usate da Primo Levi per dire della linea sottile tra vita e morte, “i sommersi e i salvati”, si affaccino alla mente per le vittime e i sopravvissuti della slavina sull’Hotel Rigopiano in Abruzzo.
È in tali occasioni che si fa più evidente, con prepotenza, che quella linea sta lì sempre, per tutti.
Linea che però noi umani, per colpa o noncuranza, spesso alziamo. E non poco.