Persino le lettere tra loro stridono. “Strana e triste estate”. Con un effetto sonoro, e anche emotivo, di cacofonia. Che ha tenuto lontano la leggerezza insita per definizione nell’estate: “sole, cuore, amore” recitava una canzone. Rime baciate, giornate soleggiate.
E invece. Strana e triste questa estate. Con la vita a lottare a fatica. Rima baciata imperfetta.
Dacca, Puglia, Nizza, Monaco, Amatrice. Attentati, stragi, disastri. Uomo colpevole, uomo incurante.
In un tempo fluido e delirante.
Hai ragione, cara Es, tutto stride,troppo stridentequello che dovrebbe essere un periodo asssolutamente spensierato.Il tutto grava come una cappa sull’anima…alla Baudelaire
Un aspetto che mi turba moltisssimo ( la terza s non è errore!) è sentire ascuola commenti esclusivam,ente legati al malessere interno.
Trovo sempre più ristrette le menti, magari eccelse, ma ristrette.
A me piace tanto il caffè alla napoletana… Ampliaamo le vedutee||