Sempre la stessa storia.
Bravi, virtuosi, eroi nel dopo. Cioè nell’immediato di un’emergenza.
Assenti, pressapochisti, nullafacenti nel prima. Ovvero nella prevenzione.
Sempre italiani.
Ma i primi sono lo slancio del cuore. Che è pronto a donarsi per chi necessita. Pur avendo, di suo, poco.
I secondi sono invece, o dovrebbero essere, la forza della ragione. Coloro che prendono le decisioni nelle stanze del potere. Talvolta agendo in nome del risparmio o della ruberia. Pur avendo, di loro, già molto.
Vero.Prima l’emozione poi la ragione. Come sempre si realizza dopo pochi giorni che nonostante la potenza della natura, l’ uomo ha il dovere di difendere i suoi simili, senza distinzione economica.
Abbiamo un Paese in gran parte sismico.Risaputo da sempre. Anziche’ spendere in parate e cerimonie non sarebbe il caso di costruire abitazioni sicure per tutti?
Solo tanta rabbia nel cuore.
Credo che gli italiani siano stanchi di giornate di lutto nazionale.Lacrime del coccodrillo!!
Cara Es, ci siamo lette nel pensiero.
Saviano. Su Repubblica. Nei giorni successivi al terremoto. Consiglio. Forte. Anche a chi Saviano non piace.