So che tra una manciata di lustri si leggerà sui libri di storia dei primi decenni del Duemila come di quelli del terrore. E degli spostamenti umani di mezzo mondo.
Così, vedendo tanto insulso e folle sfregio della vita umana, provo rabbia e ripenso a certe affermazioni forti, anche molto discusse, di Oriana Fallaci. Purtroppo drammaticamente attuali: “Gli Osama Bin Laden sono decine di migliaia, ormai, non stanno soltanto in Afghanistan o negli altri paesi arabi. Stanno dappertutto e i più agguerriti stanno proprio in Occidente. Nelle nostre città, nelle nostre strade, nelle nostre università, nei gangli della tecnologia. Trattare con loro è impossibile. Ragionarci impensabile. Trattarli con indulgenza o tolleranza o speranza, un suicidio. E chi crede il contrario è un illuso.”
Come la Fallaci, “sono molto molto, molto arrabbiata. Arrabbiata di una rabbia fredda, lucida, razionale. Una rabbia che elimina ogni distacco, ogni indulgenza.“
Davvero pagine di storia macchiate di sangue innocente ,quelle che saranno il in futuro le cronache del XXI secolo.
Solo ieri mi chiedevo quale sia la strada per uscire da stragi irrazionali di tal fatta, nella convinzione profonda che con certe mentalità è impossibile la via occidentale del dialogo, del confronto , della ragione ( grande secolo dei lumi!).
Ne ho avuto la conferma immediata: iòlsonno della ragione genera mostri.
Sono scossa e timorosa per un futuro senza via d’uscita. Sento attaccata alle radici la nostra libertà di vivere , viaggiare, amare.
Cara Es, anche quella che avrebbe dovuto essere una serata sportiva importante è stata scalfita , incrinata, snaturata.