La maturità 2016 è cominciata. Prima prova, italiano.
Alcune tracce come da previsione, in particolare Umberto Eco e il voto alle donne in Italia. Di questa traccia è da brivido, alla luce dell’attuale astensionismo, la citazione dell’autrice di “Artemisia”, Anna Banti: “Quel 2 giugno nella cabina di votazione avevo il cuore in gola.”
La traccia su un testo di Eco intorno alla funzione della letteratura, più fruibile in un saggio che non in un’analisi testuale, risulta invece aprire ad un tema metaletterario, più per addetti ai lavori che per studenti liceali. E pensare che il Maestro aveva chiesto di non essere celebrato per i successivi dieci anni dalla morte. Detto, fatto. Ma nel testo del semiologo un passaggio è da sottolineare, quello della letteratura quale “bene immateriale“, che “tiene anzitutto in esercizio la lingua come patrimonio collettivo“. L’immaterialità della cultura quale bene da salvaguardare.
Che torna da fil rouge, o meglio verde (quel colore indicato ieri dal Ministro, come aiuto per gli studenti), nella traccia sul valore del paesaggio, intriso di storia/uomini/arte, e in quella sul famoso discorso del 1968 di Robert Kennedy intorno al PIL immateriale, che “non comprende la bellezza della nostra poesia, la solidità dei valori familiari o l’intelligenza del nostro dibattere.”
Ci riconosciamo ancora oggi nelle parole kennediane e nella loro forza visionaria che ha spinto l’uomo anche nello spazio. A quella sua avventura è dedicata la traccia del tema scientifico, avventura che ha avuto nel viaggio di Samantha Cristoforetti il momento di massima popolarità e che, attraverso la sperimentazione e l’esplorazione, ci fa varcare confini in spostamento continuo.
Già, i confini, la mia traccia preferita. Perché “confine” è segno fisico e mentale, limen di apertura e chiusura. Passaggio, soglia, voglia di capire. Il confine necessario a se stessi per non disperdersi e per non invadere l’altro, ma anche per riconoscersi nell’altro. Incontro tra mondi diversi, per arricchirsi e crescere. Col dettato di Machado, “Cammino apre cammino“, a farci da bussola. Superando barriere, muri, limiti. Costruendo ponti. Tra luoghi, persone, culture. Sfidando di continuo i propri interni confini.
Che è poi quanto siamo costretti a fare per uscire dall’ambiente conosciuto, primario, familiare. Per poterci da esso benignamente affrancare. Come in quel quadro di Van Gogh, “Primi passi”, in cui il bambino mette alla prova se stesso abbandonando le braccia fidate della madre per giungere infine a quelle del padre. Ma per farlo deve superare il suo confine, il suo timore e avventurarsi nell’orto sconosciuto, muovendo i primi passi da solo.
Nel rapporto col padre si giocherà poi, come fa intuire la traccia artistica dei temi, il cammino adulto. Divenendo figli a volte prodighi, come nel dipinto di Giorgio de Chirico, altri sottomessi come in Kafka e Tozzi, altri ancora risolti come in Saba. Che riconosce infine il proprio tratto di gaiezza nel padre. Ma solo da adulto e dopo un percorso psicoanalitico che lo rende non più figlio-Edipo né figlio-Narciso, bensì, come ha raccontato lo psicoanalista Massimo Recalcati, un figlio Telemaco che sa aspettare e guardare nella giusta direzione. Pur continuando sometimes a guardare, almeno una parte di noi, in direzione ostinata e contraria.
Ps: La poesia è stata la grande assente dalle tracce di quest’anno. Forse perché considerata traccia antica. Seppur polvere di qualsiasi traccia lasciata dall’uomo.
La traccia sui confini, anche per me la preferita. Forse perché vivo in una terra di confine, anzi due. Non le ho trovate agevoli, nel complesso, le tracce. I miei di quinta hanno privilegiato il saggio sul PIL, coraggiosi ma anche forti di un corso biennale di Economia, obbligatorio nel mio liceo. A compensare le lacune di una riforma che avrebbe dovuto inserire in tutti i licei materie come diritto ed economia.
Ti confesso: sono sollevata dal fatto di non dover correggere i compiti.
Un abbraccio.
Come sempre, cara Marisa, tratti comuni ci contraddistinguono…
Le mie “bimbe” e i miei “bimbi” hanno scelto quasi tutti il rapporto padre-figlio su cui ci siamo/mi sono dilettata in classe per le chiare implicazioni psicoanalitiche.
D’accordo con te sull’economia in absentia a scuola. Che dire poi della leggerezza inebriante data per una volta dal non uso estivo della “penna rossa”?
Un affettuoso abbraccio, Es.
Ciao Es, che dire di più ? Hai già superato gli esami ! splendidamente , creando legami tra i vari temi: straordinaria visione..
Sai quante volte quest’anno abbiamo parlato di limen con le mie classi? una vera profezia.
Il testo che però preferisco è il saggio storico-politico , bellissimo perchè tratta un tema di urgente attualità.
Per quanto riguarda l’analisi, se fossi stata stamane sui banchi in veste di maturanda (la sottoscritta è alquanto anagraficamente matura !) avrei utilizzato una bella intervista di Galimberti proprio sull’ importanza della letteratura per i giovani. Mirabile fusione tra Eco e Galimberti.
Mi spiace però che non sia stato osservato il silenzio richiesto da Umberto ; ma il suo cognome non può evidentemente permettere di tacerne….
in bocca al lupo a tutti gli studenti , soprattutto per la prova di matematica !!
Cari saluti e complimenti per il post.
Sai quanto apprezzi il calembour e quello tuo sul cognome di Eco che non rispetta il suo dettato testamentario è ottimo!
A presto, Es.
Grazieee……quale onore .
Come vorrei che quanto scrivi entrasse prepotentemente su una grande testata.!! A proposito di visioni….chissà?? Di solito porto bene, me lo dicono..
Ciao.
Buonasera Professoressa! Sono Greta V, VA del 2013!! Siccome avevo piacere di sentirla e non essendo riuscita a trovare la sua e-mail ho pensato di contattarla tramite il Blog!
Le lascio la mia e-mail : greta.93@hotmail.it
Grazie Mille
Grazie a te, cara Greta. Ti scrivo presto.
Un abbraccio, Es.
Buonasera Professoressa! sono Greta V, classe VA del 2013!
Siccome avevo piacere di sentirla e non essendo riuscita a trovare la sua
e-mail, ho pensato di scriverle attraverso il Blog. Le lascio la mia e-mail: greta.93@hotmail.it
Grazie !