Ho sempre amato Venezia. La porta orientale sul mondo.
Come dice Corto Maltese.
Quella porta aperta per accogliere. Lo straniero, il diverso, l’altro, il lontano.
E da lui apprendere il nuovo. Cambiando in parte la rotta personale.
Che una studentessa veneziana, Valeria Solesin, sia tra i caduti di Parigi fa riflettere.
Cara Es, sei sempre stimolante ,in ogni occasione.
Molto bello il tuo post, seppur legato ad un contesto tragico.
Secondo me il caso non è mai puro caso.
Considero Valeria un sacrificio dell’ umanità intera. Ho ammirato la mamma nel suo dolore e ho apprezzato le parole ancor più , che richiamano la perdita di una persona importante per il Paese. Chiunque può essere risorsa per tutti.Questo hanno colpito guerriglieri : il bene comune.
Mah…la vita spesso nasce da una morte, ma qui il prezzo è davvero alto, difficile da accettare e comprendere…
Umanamente incomprensibile, cara Monique.
A presto, Es.