Feeds:
Articoli
Commenti

Archive for novembre 2015

Luca-De-Filippo (1)

Il Teatro da oggi è più triste. E noi più soli.

Il Peppeniello di “Miseria e Nobiltà”, che Luca De Filippo imparò dal nonno e dal padre a recitare in modo perfetto fin da ragazzino, torna definitivamente tra le quinte, lasciandoci sguarniti di consolazione. Per quei valori che questa famiglia di teatranti ha portato sul palcoscenico.

Come ha ricordato il suo amico e collega Toni Servillo, “Luca era umanità e talento, un vuoto che pesa“.

Pubblicità

Read Full Post »

alain delon

Alain Delon, un autentico mito del cinema francese, ha da poco compiuto 8o anni.

Di lui l’attrice Mireille Darc, sua compagna dal 1968 al 1993, ha detto: “E’ bravissimo, è il più grande attore francese vivente. Ed è un dettaglio che si tende spesso a dimenticare.” Forse per la sua bellezza. Spiazzante, ma profonda.

Nel film “La piscina”, recitato con Romy Schneider, la sua bravura è evidente.

Proprio a quella pellicola cult si ispira il film appena giunto nelle sale “A bigger splash” di Luca Guadagnino.

Titolo che a sua volta richiama il dipinto di David Hockney. In cui l’assenza si fa presenza.

David Hockney - "A bigger splash" (1967)

David Hockney – “A bigger splash” (1967)

Read Full Post »

Pisanello - "Madonna della Quaglia" (1420 circa) - Particolare

Pisanello – “Madonna della Quaglia” (1420 circa) – Particolare

E così, in giorni tanto scuri, altre luci si spengono.

Le luci, la luminosità con cui ci rischiara l’arte. Cibo per le nostre anime perse.

Arte rubata, saccheggiata, sottratta. A tutti noi.

E altri tasselli di vita vengono a mancare all’appello.

Read Full Post »

Brussels

Mi addolora vedere Bruxelles in tuta mimetica e blindata. Un’altra ferita.

Ho amato molto questa città.

L’eleganza antica della sua Grand Place, il tempo rallentato nelle sue vie, un gioiello magico quale Bruges a poca distanza. La perfezione delle tavole fiamminghe che passeggia insieme alla creatività dei nuovi artisti. Con chocolate in ogni dove. E un simbolo del futuro, quale l’Atomium, ad ammiccare dall’alto.

Ma ora è allerta massima. Gli edifici fermés, gli individui silencieux.

Non tutto è perso. Ma neppure tutto è vinto.

Ps: che possa essere di buon auspicio l’uscita prossima del film del regista belga Jaco van Dormael, dal titolo alquanto programmatico, “Dio esiste e vive a Bruxelles“.

Read Full Post »

attacco-radisson-hotel-bamako-mali-orig_main

Lo sbobinarsi del fil rouge folle e terrorista continua spietato sulla carta geografica.

Beirut, Parigi, Bamako. All’ombra del cedro, delle luci, dell’origine dell’uomo.

E se il Mali ci appare lontano, anche in virtù della sua Timbuktu, mai come oggi ci sentiamo Villaggio Globale.

Disorientato per un incomprensibile Male.

Read Full Post »

corto maltese1

Ho sempre amato Venezia. La porta orientale sul mondo.

Come dice Corto Maltese.

Quella porta aperta per accogliere. Lo straniero, il diverso, l’altro, il lontano.

E da lui apprendere il nuovo. Cambiando in parte la rotta personale.

Che una studentessa veneziana, Valeria Solesin, sia tra i caduti di Parigi fa riflettere.

parigi simbolo2

Read Full Post »

maigret

Ammetto di averci pensato: vado o non vado.

E’ il sabato sera dopo la carneficina di Parigi.

Andare a teatro mi pone nell’identificazione, seppur lontana, con gli spettatori del Bataclan.

Parigi appare però vicina. L’autore, Simenon. L’ambientazione, un Bar. Paradossalmente il “Liberty Bar”.

E la musica. Francese. Quella che riconosciamo come distensione di vita, piacere allungato. Joie de vivre.

Il commissario Maigret che indaga. E per un momento speri che il suo metodo faccia luce sugli omicidi di oggi.

In cui però di giallo non c’è nulla. Solo nero, terrore, orrore.

Il divertimento di un sabato sera a teatro si è fatto un po’ più stretto.

Ma ho sentito, in un modo minimo, di continuare la scelta della serata precedente degli spettatori francesi.

La scelta di un’effimera pausa giocosa. Che per una follia disumana si è fatta pausa definitiva di vita.

Read Full Post »

parigi

Un lungo weekend di dolore. Per tutti. Non solo per Parigi.

Dolore per le vittime. Dolore per un atto che va oltre il pensabile umano.

Dolore per dove è stato il terrore. E il massacro. Sala concerti, stadio, ristorante.

Ovvero quei luoghi in cui la vita si fa svago. Soprattutto in un venerdì sera.

La parte flâneur dell’esistenza. Che un luogo come Parigi ci ha indicato da quando i “lumi” ci hanno reso meno “lupi”.

Ma il “medioevo” e i suoi “lupi” attentano. Alla vita, alla libertà, alla flânerie.

Prolungato Sbigottimento. Dolore Intenso. Tristezza Infinita.

Read Full Post »

parigi1

Parigi come Beirut. In guerra.

Paura per strada. Libertà sospesa.

Applicazione del piano Alfa. Per una sicurezza totale.

Avvistamento della lettera Omega. Per l’umanità intera.

Read Full Post »

Mi piace quel ricordare se stesso.

E sottolineare che alcune parti di noi rimangono stabili.

Nonostante lo scorrere del tempo.

Read Full Post »

Older Posts »