Una studentessa insieme al fidanzato sfregia con l’acido il proprio ex.
In attesa di un figlio, viene condannata a 14 anni.
Nasce il bambino, senza colpa, se non quelle dei padri.
Che però ricadono sui figli, anche se non consapevoli.
A chi consegnarlo per un minor danno?
Madre, nonni, affido, adozione?
Interrogativi etici senza soluzioni migliori.
Comunque vada perdono tutti.
Senza perdòno.
Ps: poi pensi al cognome di quella madre, Martina Levato, e sussulti al nomen omen che tanto sembra già aver scritto.
molte volte il nomen omen si impone
Soprattutto perde il piccolo, ignaro di tutto ma con un futuro… dietro le spalle !
Che tristezza : sempre più numerosi casi del genere.
Ma della “gestione” di questa situazione non ho condiviso nulla … Il Tribunale dei Minori di Milano credi che abbia ceduto molto alla pressione mediatica