Mostra da non perdere quella della GAM di Torino “Modigliani e la Bohème di Parigi”.
Per quell’ambiente bohémien che l’artista livornese ha profondamente respirato e vissuto, ma soprattutto per lui, per Modì. Che resta unico, nei suoi nudi e nei suoi ritratti: volti a ogiva, mandorle per occhi, colli allungati a dismisura, firma inconfondibile delle sue figure.
Ma il racconto di un’umanità fragile, malinconica e sacrale sta in quella sua ricerca continua e spasmodica di sguardi ieratici e forme primitive, essenziali e a-temporali, in cui tratteggia la condizione esistenziale di sempre, di tutti.
A conferma del suo stesso mantra: “con un occhio guardi il mondo, con l’altro guardi dentro di te.“