Duecento anni fa, proprio il 18 giugno del 1815, una delle più famose battaglie della storia, quella di Waterloo, che vide la sconfitta subita da Napoleone per parte degli eserciti britannico e prussiano. Da lì per lui si aprì la strada dell’esilio a Sant’Elena, nonché la fine della sua parabola di condottiero invincibile.
Ciò che fa riflettere è che il nome Waterloo susciti immediatamente, nell’associazione di parole, il termine “sconfitta”. Anche se la stessa fu subita, ovviamente, solo da una delle parti in campo.
Ma forse si sottolinea l’errore di valutazione da parte del grande stratega francese. Napoleone infatti era convinto di concludere vittoriosamente la giornata, e fin dal mattino sosteneva “Abbiamo novanta probabilità su cento“. Come andò a finire lo sappiamo. E ciò ci avverte di quanto un’esagerata sicumera sia rischiosa. Allora come ora.
Ai politicanti oggi in campo, “votre attention s’il vous plaît“.