Da sempre la città siriana di Palmira è detta “la Sposa del Deserto”, quasi a sottolinearne la delicata bellezza languidamente allungata in un ambiente per definizione inospitale. Quasi un pezzo di cielo caduto in terra.
Ma il Predone, sempre in agguato nella sua volontà di distruzione, afferra brutalmente Palmira violandola.
Rapinando all’umanità intera schegge di cielo. E lasciando così, tra le rovine, la sottrazione dell’umana bellezza.
Ovvero crudeltà, efferatezza, empietà. E chissà se il male può ancora dirsi banale.
Ps: a proposito di atti barbari, 23 anni fa la strage di Capaci. Altro tentativo di silenziare le testimonianze umane.
Sempre più rari gli sprazzi di Bellezza ,
Sempre più necessaria la presenza di antidoti al Male dilagante , che disprezza il Bene comune. Come ha detto Mattarella nel suo discorso durante la cerimonia di insediamento :
” La minaccia è molto più profonda e più vasta. L’attacco è ai fondamenti di libertà, di democrazia, di tolleranza e di convivenza.
Per minacce globali servono risposte globali.
Un fenomeno così grave non si può combattere rinchiudendosi nel fortino degli Stati nazionali ”
Dobbiamo operare sempre più solidarmente per sradicare il male , seguendo le tracce di Falcone , che tanto ci ha insegnato.
Non ci sono parole per commentare fatti come questo. Ieri ho letto, non ricordo su quale testata, che non si può né si deve reprimere il dolore solo perché si tratta della distruzione di testimonianze del passato e non di vittime in carne ed ossa. In fondo, se ci pensiamo, distruggere questo “pezzo di storia” equivale e cancellare la Memoria di uomini e donne del passato, resi immortali attraverso le loro opere.
Bellissimo post.
Un abbraccio.
@ marisamoles
Quanto sono d’accordo con te, cara Marisa. “Non omnis moriar” diceva Orazio confidando nella “Resistenza” dell’arte, e quindi dell’uomo, al Tempo.
Grazie. Un abbraccio, Es.
@ sonia
E’ giunto il momento di preservare la Bellezza come una Sposa che non deve essere resa sterile.
A presto, Es.
Proprio oggi ho spiegato quell’ode di Orazio. Purtroppo non ho avuto il tempo di parlare di Palmira … a maggio siamo talmente con l’acqua alla gola che in qualche modo dobbiamo stare a galla, rinunciando a dire e a fare ciò che sarebbe senz’altro più utile e interessante per i nostri ragazzi. Stamattina ho interrogato 6 persone … capisci quanto sarebbero stati più felici nel sentirmi parlare di Palmira?
Cara Marisa, io ho deciso che certe deroghe in certi tempi storici sono necessarie. E insieme ad Orazio era seduta la “sposa” Palmira…
A presto, Es.
per evitare l’irreparabile di Palmira .credo dsi stia pensando all’uso di bombe al neutrone che uccidono cio che evidente ma risprmiano le prezione rovine.Si potrebbe anche tentare prima un dialogo,facendo chiaramente capire agll’Isis che quegli idoli non sono più credo di nessuno,quindi religiosamente non pericolosi.