Nastri di quotidianità, schegge di felicità e poi…
Tutto sottosopra. Spazzato via.
Uomo, ponte, tempio. Terrena fragilità.
Posted in Attualità, tagged Everest, fragilità, Katmandu, natura, Nepal, sottosopra, terremoto, valanga on 29 aprile 2015| 5 Comments »
Nastri di quotidianità, schegge di felicità e poi…
Tutto sottosopra. Spazzato via.
Uomo, ponte, tempio. Terrena fragilità.
Posted in Attualità, tagged 25 aprile, 70° anniversario, Festa della Liberazione, italia, libertà, Parlamento, partigiani, Resistenza on 25 aprile 2015| 1 Comment »
L’espressione “Liberi tutti” mi piace alquanto. Soprattutto per il 70° Anniversario della Liberazione.
Forse perché la formula magica rimanda ad un mondo giocoso, in cui la Libertà è tutto. Per tutti.
Grazie a quei ragazzi che nel 1945 ci hanno regalato un’Italia libera.
Posted in Libro, tagged #ioleggoperché, 23 aprile, Associazione Italiana Editori, Giornata mondiale del Libro, leggere, libri, Shakespeare, YouTube on 23 aprile 2015| 1 Comment »
Nella Giornata mondiale del Libro l’Associazione Italiana Editori lancia l’iniziativa #ioleggoperché, in cui i protagonisti sono i libri e i lettori. L’obiettivo è di stimolare chi legge poco o chi non legge, ben più della metà degli italiani.
E allora per una giornata almeno parliamo di libri, regaliamoli, facciamoli circolare, incantiamo con le loro storie chi ancora fa fatica ad avvicinarli. E poi proviamo a spiegare perché leggiamo.
Io comincio con tre perché. Aspetto i vostri.
Io leggo perché:
Perché è un incontro. Con altre persone, altre vite, altri punti di vista. Che apre conoscenze e amicizie. E a volte autentici innamoramenti.
Perché mi perdo, come in un labirinto. Ritrovandomi, con una nuova bussola.
Perché è un piacere. Pregustato, sfaccettato, prolungato. Nel “vedere” personaggi, luoghi, azioni.
Ps: curioso che nella Giornata del Libro ricorra anche il decimo anniversario di Youtube. Proprio il 23 aprile 2005 veniva infatti caricato il primo video sulla piattaforma.
Posted in Arte, tagged Dante Ferretti, faraoni, Galleria dei Re, Museo Egizio, Premio Oscar, scenografia, torino, Valle del Nilo on 17 aprile 2015| 1 Comment »
Il nuovo Museo Egizio di Torino è stupefacente. Soprattutto per l’allestimento scenografico. Firmato da un tre volte Premio Oscar quale Dante Ferretti.
Le “sue” luci” regalano la sensazione di essere su un set. Di un film storico o dell’Aida.
E per quanto il lavoro filologico sui reperti e architettonico sul restauro sia di sicuro valore, è l’ingresso nella “Galleria dei Re” a proiettarci, orologio a ritroso, nella Valle del Nilo. Attorniati e incantati da sguardi ieratici.
E per questo, ancora oggi, orologio in avanti, ermetici e ammaliatori.
Posted in Attualità, tagged avvocato, bancarotta, difesa, giudice, giustizia, imputato, processo, Tribunale di Milano on 15 aprile 2015| 1 Comment »
Coincidenza curiosa, nonché drammatica, che le vittime della sparatoria al Tribunale di Milano rappresentino gli attanti di un processo nel suo svolgersi: giudice, avvocato, imputato. Posti, e non solo umanamente, sullo stesso piano, perché ciascuno di essi, in tribunale, svolge, rappresentandolo, il proprio “ruolo”: il giudizio, la difesa, la colpa.
Ed è su questa divisione di “ruoli” che si fonda il diritto e il rispetto dello stesso. Su tale impianto è nata la civiltà. Difenderla è anche non ammettere, negli atti criminosi, alcuna attenuante giustificativa.
Eccetto un’umana pietà.
Posted in Luogo, tagged cielo, eco-sostenibilità, grattacielo Intesa-San Paolo, leggerezza, luce, panorama, Renzo Piano, serra, torino on 12 aprile 2015| 3 Comments »
L’abbiamo “scalato” in tanti nel weekend.
Giungendo al suo “tetto” di 166 metri, che regala un panorama all around.
E sorprendendo con una bellissima serra, dove luce e leggerezza danzano.
In prossimità, quasi insostenibile, del cielo.
Posted in Riflessione, tagged armi da fuoco, guerra, Ludovico Ariosto, pace, progresso, sicurezza, Tribunale di Milano, umanità on 10 aprile 2015| 5 Comments »
E’ sconcertante che in un periodo storico come il nostro, senza guerre dichiarate, stia diventando più probabile di qualche decennio fa morire per colpi di arma da fuoco.
Ed è denigrante per il progresso dell’umanità stessa. Viene in mente il pensiero di Ludovico Ariosto che 500 anni fa si disse contrario alle armi da fuoco, “machina infernal” che stravolge il sistema dei valori militari: “Come trovasti, o scelerata e brutta / invenzion, mai loco in uman core?“.
Succede ormai per tanti motivi: una rapina andata male, una depressione finita peggio, una vacanza bagnata dal sangue, una preghiera stroncata nella violenza. Comunque la sopraffazione.
E per tutti noi, che dalla democratica e civilissima Grecia arriviamo, è una sconfitta. Bruciante.