Lo scorso maggio Le Poste Italiane avevano persino emesso un francobollo per il cinquantenario della crema cioccolato spalmabile più conosciuta al mondo, la Nutella. Che continua a consolarci nel nostro reale immaginario, come faceva con Nanni Moretti nel film “Bianca“.
Nutella, un nome, un successo. Ma con tanti altri “fratelli”, dall’ovetto Kinder alle mitiche TicTac, dal Mon Chéri alll’Estathè, dal Tronky al Ferrero Rocher. Appunto, Ferrero. Michele Ferrero, il “papà” di tanti prodotti dolciari italiani, nati da una pasticceria di Alba trasformata in multinazionale per la sua capacità e lungimiranza. Un imprenditore italiano Doc.
La sua formula? “Pensare diverso dagli altri“, quando il cioccolato era solido renderlo cremoso. E buono. E in questo modo, famoso. Ma senza perdere di vista un modello di fabbrica anche sociale. Diventando un simbolo del made in Italy. Autenticamente “buono”, per gusto ed etica.
Mmm , che goduria solo a leggere !
Grande azienda la Ferrero , punto di riferimento, vero modello di management per la stessa facoltà di economia.
Ferrero con il suo cognome ha definito quella determinazione e caparbietà tipicamente piemontese , farcita di grande originalità e creatività.
Certo il creatore dei fratellini della Nutella è stato molto abile ad “adescare” un target infantile /adolescenziale con quel gusto unico che sfrutta sapientemente “la tonda gentile”, altro prodotto orgogliosamente piemontese
Secondo me , però,il prezzo di questi articoli è decisamente alto . Ma , si sa, al piacere non si rinuncia facilmente. Io stessa sono spesso vittima della Nutella, con cui farcisco squisite crepes. E non sono un’adolescente .
Ma da oggi…… bando ai dolci, cara Es.
A presto.
un uomo ed impresario straordinario,spero che non si disperda il suo capolavoro ,tanto abilmente e faticosamente messo in piedi..Mi rfaccom
ando,
Dio gliene renda meritol.
Dr.Gilberto Fanfani