Perché ci stiamo abituando al peggio, al tragico, al morituro?
Migranti che muoiono di freddo vicino alle nostre coste. Che sono calde, ma più spesso lontane.
Paesi che dondolano, con il loro carico umano, sul bordo di una guerra. In stato permanente.
Bambini che vengono uccisi per ideali lontani dalle idee. Facendo così evaporare ogni valore.
Eppure rischiamo di abituarci a tanta distorsione quale rumore di fondo.
Diventando noi stessi profughi. O meglio transfughi, autentici disertori della nostra umanità.
stiamo riducendo male Madre Terra e lei ci deve ridurre ,e lo fa con le epidemie e con i quattro cavalieri dell’apocalisse.Non c’è da meravigliarsi.Ed in condizioni esasperate, ci abitua a tutto,e fa bene perché abituarsi si soffre di meno.. E c’è all’orizzonte l’Armageddon.Io alla profezie dei libri sacri non ci ho mai creduto,ma ora le guardo con più attenzione,cara ES
Non siamo umani,è vero. A parole inorridiamo di tutto, ma nei fatti ?
Nei fatti seguitiamo a coltivare il nostro giardino.Solo quando c’è un pericolo vicinissimo a noi diventiamo vigili, ma se già è un pò più lontano l’indice di interesse cala clamorosamente.
Mi domando se la strage di Parigi avrebbe creato lo stesso orrore se avesse colpito terre africane o altri territori.
L’immagine del barcone mi ricorda altri vergognosi episodi del recente passato da te ricordati, confermando che tutto scorre e viene inghiottito dall’abisso della nostra indifferenza. Non siamo umani , traditori clamorosi della nostra radice umanistica.
Sai Ester…proprio in questi giorni interrogavo Gandhi sull’interminabile sofferenza e stoltezza umana, e sulla Storia che sembra ripetersi all’infinito.
Sai cosa dice a proposito dell’esodo di milioni di persone? Dice:
“Uno straniero può essere il benvenuto solamente quando riesce a fondersi con gli indigeni come lo zucchero con il latte.”
Forse è questa la risposta – siamo indigeni – tanto quanto gli immigrati – sono stranieri – .
Buona serata
Nives
Dici bene Ester, e peggio ancora dell’abituarsi alle tragedie è il silenzio assoluto dei giornali francesi e svizzeri riguardo alla morte di tanti migranti. Qui, ieri le priorità erano : 1° Minsk – 2° la Grecia – 3° il processo di Strauss-Kahn !!! e 4° il campionato di calcio… ci fa riflettere e disperare
@ Hélène
Tu sei la mia corrispondente franco-svizzera, cara Hélène! Sapere quali notizie ritengono “importanti” i vari Paesi ci può aprire finestre di maggior consapevolezza sul sistema informativo. Grazie, un abbraccio! Es.
@ nives 1950
Cara Nives, la diasporizzazione è uno stato di necessità con cui questo tempo storico deve fare i conti. Un insegnamento, come sempre, i tuoi gandhiani punti di vista. Grazie. A presto, Es.
@ sonia
La regola giornalistica della vicinanza geografico-emotiva ad un evento purtroppo è ferrea e non ammette deroghe. Diventando ormai una regola che travalica le testate giornalistiche.
A presto, Es.
@ ghisilbert
Sono d’accordo con te. Analisi amara ma acuta, molto vicina alla realtà delle cose di natura.
A presto, Es.