La protagonista è stata la Poesia.
Roberto Benigni ne è stato l’interprete. Incantato e incantatore. Nel trasmetterci la passione per la Parola di tanto Autore.
Tra i diversi vocaboli sottolineati nel racconto i miei preferiti sono stati “libertà” e “silenzio”. Autentici archetipi di “umanità”.
Forse perché intimamente intrecciati col “cammino” e la “riflessione”.
Ma la Poesia nasce così. …”e tu puoi contribuire con un tuo verso” (Walt Whitman).
Ps: nel frattempo, mentre ripassavamo le Tavole della Legge, in una scuola pakistana un manipolo di talebani ignobilmente le violava.
Condivido parola per parola, sgomento compreso. Un abbraccio, Ester!
Grandioso come sempre !!
Una serata straordinaria. Ti dirò, cara Es, che mi aspettavo un post su Benigni. .
Condivido con te la preferenza della “libertà” e del “silenzio” ,con Benigni la preferenza del quarto comandamento , spiegato magistralmente.
Mi ha inoltre molto emozionato la riflessione sul furto del tempo, effettuato da chi impone lavori pesanti , da chi sottrae ore di vita alle persone, eliminando la possibilità di scegliere, di pensare , di vivere. Per non parlare dei furti che oggi passano attraverso le operazioni finanziarie illecite , che rovinano persone e nazioni , di conseguenza ,la vita medesima.
Ho considerato la lettura dei comandamenti un inno alla vita!
Ciao!
Gloria lui ! che certo materialmente sarà stato ampiamente prebendato.Spero abbi fatta una raccolta per gli ultimi,tanto per stare in tema ,e starci bene,Dico bene Roberto ! ?