E bravo il Gianni nazionale.
Al traguardo dei quattordici lustri mette nel sacco la generazione dei rottamatori, ricordandoci il ritmo del “tà-tà-tà”, ovvero umiltà/volontà/senza età.
E molto più avanti di tanti giovani mai partiti, merito forse del suo passo da maratoneta, sceglie di non chiudere la porta ai social network e ad Internet, sparigliando in modo inaspettato le carte anagrafiche. Rendendole sempre più virtuali. E regalando ai suoi fan un antico/nuovo selfie, battezzandolo “Autoscatto 7.0“. In cui, più che il numero, è il nome a raccontare l’uomo e l’artista: “fatto da sé” e ” sempre pronto a ripartire”.
Una lezione semplice. Forse anche per questo magistralis.
Ps: nel frattempo se ne è andato all’improvviso il cantante Mango, voce strumentale unica nel panorama musicale italiano, capace di sperimentare contaminando generi, con una sonorità che rendeva autentici quadri le sue canzoni. Mi torna in mente “Mediterraneo“, il suo mare, il nostro, in quel frammento che dice “Bianco e azzurro sei / con le isole che stanno lì / le rocce e il mare / coi gabbiani / Mediterraneo da vedere / con le arance“. Ma solo la sua voce smaltava le sfumature degli odori e le zaffate dei colori.
Cara Es, oggi mi sono svegliata stanca e pensierosa. Che cosa fare per iniziare comunque bene la giornata? Aprire il sito di spress451 e leggere!
Infatti ho trovato subito lo stimolo.:hai scritto un pezzo bellissimo, come sempre d’altronde , che con azzeccatissimi vocaboli e un tono fresco,
spiritoso e grintoso , riesce a rendere tutta la modernità e l’energie di “un giovane” intramontabile: il grande Gianni.
Mi dispiace moltissimo per Mango, un artista vero, capace di suscitare i brividi durante l’ascolto delle sue melodie , una più bella dell’altra, con una sonorità e vocalità inimitabile. L’unicità dell’arte! In questi giorni continuo a riascoltare i suoi brani e li canticchio mentre cammino, alla ricerca di un equilibrio in mezzo a questo generale squilibrio…
Buona settimana.
Morandi è un grande comunicatore (ma se quello è un selfie io andavo a cento all’ora)
Ma Simon, sembra ovvio non essere un autoscatto!
A presto, Es.
Peccato: sognavo per una volta di poter essere veloce 🙂
Meglio la lentezza, Simon. E tutto, sotto il tuo piumaggio, lo sai…
A presto, Es.