Riflettiamoci tutti.
Che il Nobel per la Pace 2014 sia stato assegnato a chi giovanissima, Malala Yousafzai la ragazzina pakistana vittima di un attentato talebano nel 2009, e a chi da sempre, Kailash Satyarthi l’attivista indiano dei diritti dei bambini, si occupa di infanzia e diritto allo studio non è solo un buon segno. E’ innanzitutto un’indicazione di rotta per l’umanità.
Futuro c’è solo se i cuccioli d’uomo vengono preservati da violenze, sopraffazioni, sfruttamenti, schiavitù. Ma anche dall’impossibilità a crescere con libri e insegnanti e tempo per se stessi. Solo questi ingredienti permettono la costruzione di una persona critica, cioè in grado di scegliere.
E questo è il futuro, l’unico possibile, per l’umanità.
Ps: che in Italia non si facciano più figli e la scuola sia alla deriva non è invece un buon segno.