Qualche anno fa,vidi un manifesto ,che non ricordo cosa propagandasse.Fui ispirato, e risvegliando miei ricordi di uomo di mare,scrissi questi pochi versi:
— Il nicchio spiaggiato —
Portento gioiello
fende il nicchio
spiaggiato l’acqua
che ripiega,vascello
incantato
in grazia di vento.
A parte ciò,ho raccolto conchiglie che tengo in grandi vasi di vetro,In auto , sul
cruscotto tengo conchiglire,ippocampi e fiori secchi,raccolti in un piccolo vano porta robe.
Questo è tutto.
Ciao
Addenda non sono un predatore della natura.Ecco la storia dei cavallucci Furia di Posidone,strage di cavallucci marini
6 settembre 2009 alle ore 16.58
Vi abbiamo raccolti
fra le alghe del lido,
pietosamente.
Una pantoclasica furia
di vostro padre e signore
non vi ha rispettato.
Qualcuno,forse gravido
maschio,ancora stringeva
col ricciolo di coda,inutile
appiglio,uno straccetto
di alga.
Non ci è dato ipermorico
potere di trarvi a ritroso
dal vostro Ade,ma
le vostre spoglie abbiamo
ripulite,composte e cantate
come salme d’omerici eroi.
………………………………………………………………………………………………………………
Note:successo ieri in occasione della nostra mattinata
al mare.Era ancora grosso.Io mi sono tuffato come al
solito.Anna Maria sulla spiaggia si è accorta della strage
di cavallucci marini.
Gli ippocampi(hippocampus hippocampus) maschi ricevono
dalle femmine le uova,le fecondano e le custodiscano in
una specie di marsupio fino alla schiusa.Il loro parto è
commovente come quello di ogni madre della biosfera.
Quando il mare è agitato si fissano con le code alle alghe,
ma forti mareggiate come queste ultime li hanno
strappati via.
Nel mito,sono stati creati(come anche i cavalli terrestri)
da Posidone che li aggiogava al suo fantastico cocchio.
La foto l’ho ottenuta poggiandoli direttamente sullo scanner.
Ipermorico:(ò upèr mòron=contro il destino)atto capace di
sovvertire il destino.
Pantoclasico:distruttore di ogni cosa.
La poesia è ancora grezza perchè composta ora.Non ho
avuto il tempo di polirla
Calarena di Cozze(Ba) 18/2/2008.
Erano una quindicina. La foto non l’ho a portata di mano.
Anch’io sto raccogliendo i miei frammenti: un raggio di sole per ricordarmi le giornate assolate, una goccia di pioggia per ricordarmi la freschezza dei temporali,il colorato arcobaleno per ricordarmi felici promesse, un filo d’erba per ricordarmi lo scenario verdeggiante, un pezzo di roccia per ricordarmi l’imponenza dei monti, una farfalla per ricordarmi la liberta’, una sorsata di latte per ricordarmi i sapori genuini,una stella per ricordarmi i sublimi notturni pieni d’immensita’, un sorriso per ricordarmi l’amicizia sincera.
Il distacco e’un’ esperienza difficile
Immagina,cara Es.
se i frammenti sono questi, alleluia!! 🙂
Qualche anno fa,vidi un manifesto ,che non ricordo cosa propagandasse.Fui ispirato, e risvegliando miei ricordi di uomo di mare,scrissi questi pochi versi:
— Il nicchio spiaggiato —
Portento gioiello
fende il nicchio
spiaggiato l’acqua
che ripiega,vascello
incantato
in grazia di vento.
A parte ciò,ho raccolto conchiglie che tengo in grandi vasi di vetro,In auto , sul
cruscotto tengo conchiglire,ippocampi e fiori secchi,raccolti in un piccolo vano porta robe.
Questo è tutto.
Ciao
Addenda non sono un predatore della natura.Ecco la storia dei cavallucci Furia di Posidone,strage di cavallucci marini
6 settembre 2009 alle ore 16.58
Vi abbiamo raccolti
fra le alghe del lido,
pietosamente.
Una pantoclasica furia
di vostro padre e signore
non vi ha rispettato.
Qualcuno,forse gravido
maschio,ancora stringeva
col ricciolo di coda,inutile
appiglio,uno straccetto
di alga.
Non ci è dato ipermorico
potere di trarvi a ritroso
dal vostro Ade,ma
le vostre spoglie abbiamo
ripulite,composte e cantate
come salme d’omerici eroi.
………………………………………………………………………………………………………………
Note:successo ieri in occasione della nostra mattinata
al mare.Era ancora grosso.Io mi sono tuffato come al
solito.Anna Maria sulla spiaggia si è accorta della strage
di cavallucci marini.
Gli ippocampi(hippocampus hippocampus) maschi ricevono
dalle femmine le uova,le fecondano e le custodiscano in
una specie di marsupio fino alla schiusa.Il loro parto è
commovente come quello di ogni madre della biosfera.
Quando il mare è agitato si fissano con le code alle alghe,
ma forti mareggiate come queste ultime li hanno
strappati via.
Nel mito,sono stati creati(come anche i cavalli terrestri)
da Posidone che li aggiogava al suo fantastico cocchio.
La foto l’ho ottenuta poggiandoli direttamente sullo scanner.
Ipermorico:(ò upèr mòron=contro il destino)atto capace di
sovvertire il destino.
Pantoclasico:distruttore di ogni cosa.
La poesia è ancora grezza perchè composta ora.Non ho
avuto il tempo di polirla
Calarena di Cozze(Ba) 18/2/2008.
Erano una quindicina. La foto non l’ho a portata di mano.
Anch’io sto raccogliendo i miei frammenti: un raggio di sole per ricordarmi le giornate assolate, una goccia di pioggia per ricordarmi la freschezza dei temporali,il colorato arcobaleno per ricordarmi felici promesse, un filo d’erba per ricordarmi lo scenario verdeggiante, un pezzo di roccia per ricordarmi l’imponenza dei monti, una farfalla per ricordarmi la liberta’, una sorsata di latte per ricordarmi i sapori genuini,una stella per ricordarmi i sublimi notturni pieni d’immensita’, un sorriso per ricordarmi l’amicizia sincera.
Il distacco e’un’ esperienza difficile
Immagina,cara Es.
Cara Sonia ,un bel brano di poesia in prosa questo tuo . commento,in tutto condivisibile,che rianima,come un arcobaleno.Grazie.Felici giorni
Felici giorni anche a te , caro Gilberto.
Speriamo che l’arcobaleno illumini il futuro di tutti, soprattutto nella salute.