Raccolgo frammenti di spiaggia.
Per conservare qualche cartolina del luogo.
Posted in Pausa, tagged conchiglie, estate, mare, sabbia, sole, spiaggia, stelle marine on 29 agosto 2014| 5 Comments »
Posted in Luogo, tagged acquamarina, colore, estate, mare, sole, tuffarsi on 27 agosto 2014| 6 Comments »
Posted in Riflessione, tagged bellezza, estate, fiori, natura, onnipotenza, orchidea, potenza, prepotenza on 25 agosto 2014| 4 Comments »
Posted in Pausa, tagged caldo, cocco, cocco bello, estate, gioia, secchiello, sole, spiaggia on 22 agosto 2014| 5 Comments »
E’ un urlo estivo di gioia.
Legato a nodo con un luogo ben preciso.
Spiaggia, anzi battigia. Voce inconfondibile che arriva prima del portatore, urlando: “Coooocco bello! Coooocco di mamma!“.
Solo dopo entra nella tua visuale il padrone di tale offerta. Un giovane uomo abbronzato con cestino in vimini, che traborda fette di cocco, e secchiello di plastica in cui tuffare la fetta scelta.
A seguire frotte di bimbi che, incalzando le mamme al seguito, gioiscono per quella bianca fetta d’estate.
Posted in Pausa, tagged bagno, estate, mare, ombrellone, paperella, sdraio, sole, spiaggia on 20 agosto 2014| 2 Comments »
Posted in Luogo, tagged affreschi, caldo, estate, il tuffatore di Paestum, mare, rosso pompeiano, tuffarsi, vacanze on 18 agosto 2014| 3 Comments »
Posted in Pausa, tagged estate, luce, mare, ombra, pomeriggio, siesta, sole, sonno on 16 agosto 2014| 2 Comments »
Sonnacchiose ore estive.
In cui ami l’ombra più della luce.
Il sonno più della vigilanza.
Il verde più dell’azzurro.
Posted in Attualità, tagged Acque del sud, cinema noir, Come sposare un milionario, Hollywood, Humphrey Bogart, Lauren Bacall, sguardo, star on 14 agosto 2014| 2 Comments »
Il cinema subisce un’altra perdita, l’attrice Lauren Bacall, una delle più grandi star di tutti i tempi, nonché moglie del mitico Humphrey Bogart.
Ad Hollywood era semplicemente “lo sguardo”. Per quel suo modo unico di guardare, o meglio folgorare, dal basso verso l’alto. Facendo sentire unico il soggetto a cui quell’ammaliante sguardo era destinato.
Il colore nero ha tratteggiato la sua carriera: dark lady, pellicola in bianco e nero, cinema noir.
Anche se con quello sguardo, “lo sguardo”, illuminava l’intera scena. Iconizzandola. E rendendola cult.
Posted in Attualità, tagged attore, Good Morning Vietnam, Hook-Capitan Uncino, Il mondo secondo Garp, L'attimo fuggente, Mrs. Doubtfire, recitazione, Robin Williams on 12 agosto 2014| 4 Comments »
Un attore attore, Robin Williams.
Di quelli, cioè, che ricordi nei panni del personaggio interpretato. Con la recitazione modellata sul singolo ruolo.
L’amato e originale professore John Keating, “Capitano” per i suoi studenti, ne L’attimo fuggente.
Il padre travestito da tata per rimanere nella quotidianità coi suoi figli, in una comicità esilarante ma riflessiva, in Mrs. Doubtfire.
Il popolare disc jockey dell’aviazione Adrian Cronauer che conduce alla radio di Saigon, tanto osteggiato dai suoi superiori, in Good Morning, Vietnam.
Il Peter Pan, già avvocato e senza più ricordi d’infanzia, che torna sull’isola che non c’è per continuare le sue avventure in Hook – Capitan Uncino.
Il “mio” Robin Williams resta però quello, forse più di nicchia, de Il mondo secondo Garp, tratto dall’omonimo romanzo di John Irving, in cui i sogni di Garp, quelli di un’intera esistenza, si disegnano per tutto il film sul volto di Robin Williams, riuscendo a far vivere allo spettatore l’intera gamma di emozioni che attraversano la vita del protagonista, fino al momento in cui, tra le nuvole, come da bambino, pensa di poter chiudere serenamente il suo “cerchio”.
Che il “congedo” dal mondo di Robin Williams, attore grande, possa essere stato, comunque, tra le nuvole come Garp.
Posted in Pausa, tagged anima, Freud, maestri ribetani, mare, pesci, psiche, respiro, rigenerazione animica on 9 agosto 2014| 1 Comment »
Ognuno la raggiunge a modo suo.
Le sostanze fecero il loro boom, o meglio il botto, negli anni ’70.
I maestri tibetani ci hanno indicato col loro dito le montagne sacre.
Freud ha detto la sua, pur fermandosi alla psiche più concreta.
Io, per la mia psyché, scendo a respirare tra i pesci.
E forse non è un caso che quell’ ànemos, che trattengo per intrattenermi a fondo, sia un modo altro per raccontare del nostro umano e vitale soffio.