Nadine Gordimer, Premio Nobel per la Letteratura, se ne è andata proprio in Luglio, come il titolo di uno dei suoi romanzi più intensi, in cui, invertendosi i rapporti di forza, una famiglia di bianchi dipenderà in tutto dal loro servitore nero Luglio.
Così era la Gordimer. Sublime nel costringerci, schiena al muro di carta e della vita, a ripensare ai rapporti. Prendendo nuovamente le misure del mondo. E di noi stessi.
Ciò che è debole ed inerme chiede all’arte di ritrovare quel diritto all’esistenza che nell’ambito della realtà alienata le viene continuamente negato,mi pare dicesse Adorno.Questa funzione dell’arte io la direi evangelica.
Nadine, senza dubbio l’ha esercitata.
Particolare coincidenza!
Questa estate ,già particolare di per se’ ,continua a registrare eventi molto tristi nell’universo letterario. Anche in questo caso si tratta della perdita di una valida scrittrice.
Il Cielo ama la Poesia…
A presto, Es.
Cara Es,io da qualche anno mi sono convinto che il Cielo sia estetico piuttosto che etico (forse solo secondariamente etico.Nella frase:ama il bello,L’amore è secondario.A Lui interessa il bello e perciò lo ama).Questo,secondo me,spiega meglio il tutto
Buona giornata,
Gilberto.