Se ne andava dieci anni fa. Rimanendo però nella storia del cinema.
Soprattutto per quel viso così particolare. Tale da descrivere a tutto tondo i suoi personaggi.
Dal selvaggio Johnny in chiodo stile biker capo banda dei Ribelli Motociclisti, al coraggioso lavoratore portuale Terry Malloy, dall’incredibile Don Vito Corleone padrino di mafia, all’improbabile tanguero perso tra sogni e sensi nella Ville Lumière, fino al colonnello americano Kurtz disertore in Saigon, che in quel ritiro da semidio, giunto ormai al suo punto di rottura, sembra raccontare la parabola dell’attore.
Sempre affascinante, ribelle, presuntuoso.