Caro Massimo,
te ne andavi, quatto quatto, vent’anni fa. Lasciandoci storditi, e poi addolorati.
Perché la tua “maschera” attorale coincideva con quella esistenziale, che col mondo giocava leggero perché leggero giocava con sé.
Così leggero che mettevamo da parte la possibilità che la tua fisica fragilità giocasse invece pesante.
Lasciando a noi, più soli e smarriti, il ricordo nostalgico della tua incantata e profonda leggerezza. Con cui rendevi lievi le paure di ciascuno intorno ai sentimenti.
Facendoci ridere, per poi sorridere, e infine pensare.
Ps: visto che sei diventato “Il postino” per antonomasia, chissà se questa lettera ti raggiungerà…
Ma se piangiamo ,lui è stato inutile.Ci ha insegnato a ridere anche della morte.La cosa più importante per chi ama la vita.
Ciao,è bellissima.💖
Date: Wed, 4 Jun 2014 02:39:43 +0000
To: passannanti@hotmail.it
Molto commovente questa lettera, cara Ester. Non credo che ci sia bisogno del postino per fargliela recapitare.
Buona giornata. Un abbraccio
Un bellissimo ritratto, elegiaco , nostalgico, di un attore che ha insegnato a giocare , a ridere, a ironizzare, azioni più che mai utili in un mondo pesante , in cui si respira a fatica.
Davvero triste il destino di Massimo, metafora della fragilità e dell’imperscrutabilità del senso del nostro cammino.
Uno che ha lasciato il segno… Indimenticabile!
@ Monique
Prendendo a prestito i versi della poetessa Spaziani, Massimo ha lasciato la sua “impronta su questa palla di cera”…
A presto, Es.
@Sonia
Quanto mi rende leggera ascoltare il suo sorriso sul mondo…
Un abbraccio, Es.
@ marisamoles
Grazie, cara Marisa… Vorrei un postino speciale per lettere “speciali”…
Un abbraccio, Ester.
@ Imma Passannanti
Grazie, Imma. E benvenuta sul mio “treno”…
A presto, Es.
@ Gilberto Fanfani
D’accordo con te, Gilberto. Ma qualche lacrima permettimela.
Es.