Sembra essere uscito in perfetta sincronia con l’Oscar di Paolo Sorrentino l’ultimo libro di Raffaele La Capria, “La bellezza di Roma”. Fu lo stesso scrittore a dichiarare poco tempo fa: ” Jep Gambardella? Un po ‘mi somiglia “. Del resto l’elegante disincanto e lo sguardo rassegnato sul degrado morale di Jep hanno la cifra dell’autore di “Ferito a morte”, insieme a quel panama bianco che accompagna entrambi.
E’ proprio Roma, come nel film “La grande bellezza”, ad emergere attraverso questi racconti di La Capria, una Roma bella, pur nelle sue contraddizioni e nella sua smania di potere. Una città di tutti, perché, come sostiene lo scrittore, ” tutte le strade conducono a questa Città invisibile: tutte le strade conducono a Roma, e qui si perdono … “.
Ci sono delle coincidenze davvero impressionanti. Sono sempre più convinta che esista un caso….. intelligente.
La Capria, ho notato, coincide anche con tue esperienze di viaggio.
Buon fine Carnevale , cara Es.
Da domani bando alle “chiacchiere”!!! (Oggi sgranocchio ancora).
La Capria resta uno dei miei scrittori di riferimento, per il modo di indagare il mondo, con quel famoso movimento dell’anatra che sembra con leggerezza volare sull’acqua senza mostrare la fatica subacquea. Inoltre porto nel cuore la sua Capri, che lui dice inscritta nel suo nome. Avendo visto “La grande bellezza” posso confermare le analogie tra Jap Gambardella e Don Raffaé, a partire da quel modo elegante e nonchalance di portare il panama bianco…
Un abbraccio, Es.
Grazie per le tue delucidazioni, cara Es e buona settimana.