Tanto si è aspettato per una nuova legge elettorale. Con buona pace del “maialino” mandato infine al macello.
Ora che tale legge sembra entrare in sala parto, al di là di quanto qualunque cosa sia sempre perfettibile da un punto di vista tecnico, perché non battezzare con più cura e attenzione la futura neonata?
Perché proprio un nome, Italicum, tanto sinistro e doloroso, che richiama immediatamente alla mente una delle pagine oscure della nostra Repubblica, tra l’altro nell’anno in cui cade il quarantennale di quella terroristica strage?
Perché sempre più non diamo importanza alle parole? Queste portano con sé richiami, storia, immagini, riferimenti.
Porcellum docet.