Si aprono domani i XXII Giochi olimpici invernali, a Soči sul Mar Nero.
Prima manifestazione olimpica ospitata dalla Russia, risulta quella più costosa di sempre per i costi di realizzazione di infrastrutture e impianti utili alle competizioni, che si svolgeranno dal 7 al 23 febbraio. Ma sono soprattutto le misure di sicurezza ad essere senza precedenti, per il timore di possibili attentati. In effetti i 37mila addetti alla sicurezza, l’accesso limitato ai veicoli autorizzati, satelliti e droni a sorvegliare dal cielo, batterie di missili terra-aria fanno di questa edizione dei Giochi la più blindata della storia.
Andiamo però alle curiosità. Le mascotte sono tre animali, l’Orso bianco, la Lepre e il Leopardo delle nevi. Lo slogan del logo è “Gateway to the Future” (Accesso verso il Futuro) per indicare la speranza che queste Olimpiadi possano essere per la Russia un trampolino di lancio per le future generazioni. Infine il motto di questi Giochi è “Hot.Cool.Yours.” (Caldo.Freddo.Tuo.), identificando con la parola “hot” l’intensità delle gare e la passione degli sportivi, oltreché individuare la città di Soči, posta a sud della Russia, con la parola“cool” gli stessi Giochi olimpici invernali e la percezione di “glaciale” come viene comunemente intesa la popolazione russa, e con il termine “yours” il coinvolgimento personale di ogni singolo spettatore.
E allora pronti sulle piste, ai nastri di partenza. E che Giochi di Sport siano, con la Politica a riposo.
L’intenzione di fare di queste Olimpiadi il trampolino di lancio per le generazioni future della Russia risulta un obiettivo ambizioso, importante, spero davvero concretizzabile per i giovani che vivono all’ombra del Cremlino.
Ma,se penso al” nostro” anno olimpico, con il senno di poi, posso solo dire che dopo quindici giorni di una Torino al centro del mondo, illuminata dalla fiamma olimpica, allietata dal ricorrente slogan “passion lives here” non ci è rimasta che la passione dei debiti prodotti da spese sfarzose per i giochi invernali, la “passione”del declino, del disagio economico, di una cattiva amministrazione, con la convinzione che qualcuno si è fatto una montagna di soldi con quell’occasione storica.
Altro che rilancio della città del Toro!! Un ‘altra occasione perduta.