“Non ti scordar di me, fiore minimo / screziato di un azzurro a me sconosciuto.
Continua ad essermi tralcio / per le malferme radici del cuore.
Myosotis palustris, prendimi ancora / per mano, per scherzo, per forza.
Faccio silenzio, e pregando il sole / che sei, ascolto sillabe terse.“
Da “I colloqui dell’assenza nel giardino dei passi perduti” (di Ester Maero)
a mamma Marisa