E se queste scarpe rosse potessero parlare?
Racconterebbero di passi interrotti, vite fratturate, affetti sottratti.
Ma per interrompere questa macabra conta di donne uccise da chi sta al loro fianco è necessario ripensare all’intera società e al disvalore che è stato dato negli ultimi anni alla figura femminile, divenuta oggetto, proprietà, trastullo.
Ponendo in atto verbi quali educare, responsabilizzare, sensibilizzare. Ad ogni livello, familiare, scolastico, lavorativo. Tornando a pensare la donna come persona. Con uomini che pensano la donna come persona. E che fanno da argine a certi luoghi purtroppo comuni sull’idea della donna, a partire dalle semplici chiacchiere tra uomini. Perché è dall’humus che proliferano le spore.
Mi prendo il rischio di essere impopolare, o “politically incorrect”, ma io fatico ad abbracciare in toto queste ideologie: fermo restando la contrarietà assoluta ad ogni tipo di violenza e al fatto che nessuno meriti di essere vittima di una violenza, certe volte mi sembra che siano le stesse donne a dare un’immagine di sè piuttosto squallida, a vendersi come oggetti e pure a infilarsi in situazioni che si sa già in partenza essere negative o pericolose.
E infine, il rispetto e la buona educazione devono essere per tutti, donne, uomini, bambini, animali, o vegetali che siano!
Hai già detto tutto ,cara Es:
In ogni caso l ‘ educazione agli affetti deve essere effettuata in parallelo con l’educazione linguistica. Sono però convinta che ci siano uomini ineducabili, che portano in sé un animo difficilmente plasmabile.
Cara Monique , condivido il concetto dl rispetto per l’altro, chiunque sia.
Ma nel caso specifico delle donne , al di là del comportamento squallido di alcune, risultano fatti accertati quelli compiuti da” bruti” sia come violenza fisica sia come violenza psicologica che è altrettanto se non più grave di quella fisica.
Se consideriamo poi che la donna è la fonte di vita umana, va da sé che il rispetto per lei è dovere morale e deve essere promosso da una cultura meno maschilista della nostra, che ,a ben vedere ,non considera la donna come una persona. Per me non è una questione di ideologia , è una questione di principio, morale e culturale. E’ comunque normale che una certa ideologia , artefice di conquiste sociali fondamentali, si batta contro questo tipo di violenza.
Ciao , buona serata.
Sonia.