Cinquant’anni fa le immagini in diretta della Storia che cambia.
Quella decapottabile, solitamente associata a gite felici, divenne lo scenario di un frame drammatico, consegnato alla Storia.
Se aveste la possibilità di scardinare le porte del Tempo, mutereste quanto è stato? Vi fareste artefici di un cambio degli eventi? A quale prezzo sareste disposti a resettare gli Errori dell’Uomo?
E’ quanto ha pensato Stephen King nel suo romanzo “22/11/’63”. Il suo protagonista, un professore di inglese in un liceo del Maine, si ritrova nel 2011 ad avere la possibilità di un passaggio temporale nel 1958, a cinque anni dall’assassinio di JFK. E’ tentato di salvare il Presidente ma ha paura, perché una miriade di particolari potrebbero non andare nel verso giusto. E non può portare con sé alcun oggetto tecnologico del presente, perché in quell’epoca Internet, Iphone, wireless erano parole inesistenti, di una lingua aliena.
Lettura avvincente, in cui Dallas all’alba di quel 22 novembre potrebbe vivere un tramonto diverso. Con conseguenze inaspettate.
Sì, cara Es, fosse possibile, muterei la storia, farei vivere JFK. Sono certa che avremmo altri assetti, altri equilibri ,ora, nel 2014, mentre ci troviamo a piangere la fame nel mondo , quando il Presidente nel suo ultimo discorso (’63) aveva detto che non è possibile portare pace e progresso nei paesi in cui c’è “ancora ” la fame. Cinquant’anni sono passati..
Molto interessante la riflessione proposta.
Sì, ci sono cose che cambierei e una è questa, mi sarebbe proprio piaciuto sapere come sarebbero andate le cose se non fosse successo. Certo, prendersi la responsabilità di cambiare la storia è impegnativo, ma, in fondo, è quello che facciamo ogni volta che compiamo una scelta.