Pietà e vergogna sono i sentimenti che mi abitano in queste ore.
L’ultimo, terribile, immane naufragio di immigrati nel mare di Lampedusa lascia storditi. Per il numero di uomini che, scappando da guerra e miseria, vanno incontro alla morte sperando la vita. Spiaggiandosi come balene. Senza fiato.
E senza fiato restiamo noi che siamo sulla terra guardando quel mare, avendo solo più un moto di pietà verso quelle vite perse, quelle occasioni perdute. Un miserere che si leva alto sulle onde.
Ma ancora più forte è il moto di vergogna che provo nelle vesti di cittadina europea che sta sulla costa senza far nulla. Politiche comunitarie del tutto assenti, silenzi istituzionali, incapacità ed indifferenza nel gestire seriamente e pragmaticamente l’emergenza migratoria.
Spesso coloro che decidono si ritrovano per prendere misure da “saggi”. Fateci assaggiare, finalmente, la vostra saggezza. In fretta. prima che dalla costa si avvisti ancora la morte.
Che altro dire? Hai detto tutto tu.
Volevo cliccare su Mi piace ma, al di là di ciò che hai scritto e che condivido pienamente, non mi piace nulla, non mi piace per niente e non mi piace stare a guardare questo strazio senza fine.
Un abbraccio.
Che verità, cara Marisa… Come facciamo a cliccare ancora “I like”?
Un abbraccio, Es.
Pietà, vergogna e un dolore immenso, più forte dell’indignazione..
Condivido tutto, Ester. Grazie sempre
Cara Ester, non trovo le parole per esprimere ciò che provo dopo quest’ultima tragedia. Esseri umani trattati come rifiuti, gettati via, ammazzati dopo un’odissea inimmaginabile, alla vista della riva, di un mondo che si definisce civile. Immani ricchezze che continuano ad essere accumulate da pochi e zone del mondo nelle quali le persone non hanno nulla. È inumano ed inaccettabile.
Sono molto triste. Un abbraccio, ciao
E’ proprio questo senso di impotenza che fa stare male, al punto che mi pare paradossale continuare a vivere nella quotidianità , quando nulla è più normale.
Mi sembra di stare là in quelle acque terribili che segnano il confine prematuro di tante vite negate .
Mi sembra di sentire le urla mostruose dei dannati nel mare di morte.
L’inferno per qualcuno è qua. Che almeno di là li attenda il premio del loro sacrificio.
Il mio like è per condividere il tuo pensiero. Ma certo tutto questo non mi like affatto. Oggi ci si indigna e domani si ritrova l’indifferenza.
Tanto che pubblicherò una riflessione invece della buona notizia del venerdì.
Love
L
@ laurin 42
Anch’io ho scelto di riflettere con i miei studenti. Evitando così, almeno per una volta, il mito di Narciso…
A presto, Es.
@ sonia
Hai usato parole che graffiano quelle acque, lasciandole di smalto contuse…
Un abbraccio, Es.
@ Raffaele
Bello ritrovarti, ma è triste in mezzo a tanto indicibile inferno.
Un abbraccio, Es.
@ Carla Viparelli
Grazie a te, cara amica. Es.