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Archive for settembre 2013

la grande bellezza

E così ci proviamo.

Lanciando “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino alla corsa per gli Oscar.

Chissà se Gep Gambardella, il giornalista deluso dalla “dolce vita” romana, interpretato al meglio da un notevole Toni Servillo, ruscirà ad emozionare anche gli americani nelle sue riflessioni camminate intorno ad un Lungotevere illuminato dalla luce del giorno che torna…

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doodle google 15 compleanno

Google, il sito più visitato del mondo, compie 15 anni e festeggia in modo autocelebrativo con un doodle interattivo, il gioco della pentolaccia, in cui l’utente cerca di far cadere caramelle nel minor tempo possibile.

Vi sembra un gioco da bambini? Tenete conto che Google sta appena entrando nell’adolescenza…

Poco più adulti erano i suoi “genitori”, i due giovani studenti universitari di Stanford Larry Page e Sergey Brin, quando lo inventarono il 4 settembre 1998. Lo volevano battezzare con un nome già esistente, Googol, per indicare la vastità del web, ma al momento della registrazione, non sapendo esattamente come si scrivesse, decisero per google. Oggi nome talmente popolare da essere verbo, col significato di “fare una ricerca sul web”.

Ma adesso è il momento delle caramelle, del gioco, degli auguri!

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anna_magnani3

Il 26 settembre 1973 ci lasciava un’icona della storia del cinema, Anna Magnani, chiamata affettuosamente Nannarella.

E’ stata la prima attrice italiana ad aver vinto l’Oscar, nel 1956 per il film “La rosa tatuata”, ma era già divenuta famosa nel 1945 per l’interpretazione intensa e commovente nel film manifesto del Neorealismo, “Roma città aperta” di Roberto Rossellini, film in cui Anna Magnani entra di diritto in una delle sequenze più celebri della storia del cinema: la corsa dietro un camion tedesco, nel quale è rinchiuso il marito, sequenza che si conclude con la drammatica uccisione del suo personaggio, la ‘Sora Pina’, da parte dei mitra nazisti.

Ha lavorato con i mostri sacri del nostro cinema, da Luchino Visconti, con cui interpreta la madre sognatrice ma dignitosa di “Bellissima“, a Pier Paolo Pasolini nel cui film “Mamma Roma” tratteggia, attraverso la figura di una prostituta, l’umanità disagiata che sogna il proprio impossibile riscatto sociale.

Alla sua morte, come disse Eduardo De Filippo, “Tutti i selciati di Roma hanno strillato. Le pietre del mondo li hanno uditi“.

Come quel suo grido disperato in Roma città aperta, che aveva fatto scrivere al poeta Ungaretti: “Ti ho sentito gridare Francesco dietro un camion e non ti ho più dimenticato“.

Così Nannarella resta nel nostro immaginario.

anna magnani

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lingue

Impariamo velocemente le lingue! Non lo scontato e ormai necessario inglese, bensì tutte le lingue europee. L’italiano diventerà presto lingua obsoleta.

Cominciamo col rispondere hola al telefono, e non più il nostro pronto, visto che numerose banderillas sono state poste sul nazionale Telecom.

Riprendere le pratiche di buon vicinato con i simpatici cugini d’oltralpe diventerà presto utile, ça va sans dire, specialmente sulle tratte aeree, dato che il tricolore Alitalia sta per acquisire il blu al posto del verde.

E guardando all’Allemagne sarà la potente Angela a suggerirci parole e conti alla tedesca.

Insomma, per rimanere ancorati alla zattera Europa occorrerà saper chiedere aiuto in più lingue. Sob!

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autunnale-frutta

Le giornate sono ancora piacevolmente tiepide, ma sono i colori a ricordarci il cambio di stagione.

Colori bellissimi, in una tavolozza ricca e gioiosa: vinaccia, castagna, nocciola, ribes, cremisi, kaki, cioccolata, con i nomi stessi a raccontarci i frutti del periodo.

Una nota si fa però malinconica. La luce diventa più breve, brumosa, timida, quasi a volersi rintanare in previsione dei brividi…

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matisse dance

Non è sufficiente insegnare ai bambini a leggere , scrivere, contare. L’educazione deve coltivare il reciproco rispetto per gli altri e il mondo in cui viviamo, e aiutare le persone a formare una società più giusta, inclusiva e pacifica.

Ban Ki-moon, Segretario generale dell’Onu, sul tema indicato per la Giornata Internazionale della Pace 2013, “Education for Peace”.

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jo-condor

Il Presidente del Consiglio Enrico Letta ha scelto di togliersi un sassolino dalla scarpa, tentando la strada “battuta” renziana.

L’ha fatto col sorriso sulle labbra, ricordando un personaggio del Carosello anni Settanta. Quel Jo Condor malandrino sempre punito dal Gigante Buono per i dispetti fatti agli abitanti di un paesino. Il condor malmenato concludeva dicendo: “E che, ci ho scritto Jo Condor?“, un modo per dire: “che, sono fesso?“. Insomma, Letta ha tentato un richiamo nostalgico per muovere simpatia (forse) e per fermare i detrattori (certamente).

La domanda ora è: visto che gli abitanti di quel paesino lontano si affidavano al Gigante Buono invocandolo sulle note di “Gigante… Pensaci tu!“, tutti noi chi dovremmo invocare per sopravvivere a questo infinito gioco al cerino dove solo noi ci bruceremo con “gigante” certezza?

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mercoledì da leoni 2

Forse ci siamo. La Giunta elezioni e immunità del Senato dovrebbe votare per la decadenza da senatore di Silvio Berlusconi.

Il condizionale è d’obbligo, perché questo è il modo verbale più usato per questa vicenda.

Se voto sarà, chi surferà? I protagonisti sono autentici leoni? Ovvero, c’è ancora qualcuno sulla scena politica italiana che abbia il coraggio delle proprie posizioni, voto palese o segreto che sia? Forse l’unico elemento in comune col film citato è il giorno settimanale scelto.

Ps: curioso che negli ultimi tempi il nostro sia un Paese in piena metafora marina (leggi rotazione Concordia). Speriamo di raddrizzarci come la nave, operazione che ci ha reso orgogliosi, dimostrando di essere responsabili sulle conseguenze dei nostri errori. Almeno una tantum.

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concordia

Oggi è il giorno del parbuckling , rotazione e raddrizzamento, della nave Costa Concordia, arenata all’isola del Giglio dal 13 gennaio 2012.

L’operazione, mai tentata prima, è alquanto complessa. Le cifre parlano da sole: il relitto è lungo 300 metri e pesa più di 114 mila tonnellate di stazza. Oltre 30 mila tonnellate di acciaio le strutture usate per il ribaltamento, costo complessivo oltre 600 milioni di euro.

Poi pensi alle altre cifre, quelle umane, legate per sempre ad un incidente tragico e forse evitabile. Che ha messo a nudo la natura umana nei suoi aspetti più obliqui: arroganza, superficialità, approssimazione, incapacità, noncuranza. E codardia. Un comandante già al sicuro a terra mentre i suoi passeggeri stanno naufragando è qualcosa di impensabile. E tutto provi, meno che concordia…

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E’ stata la colonna sonora dell’estate, “You will never know” di Imany.

Forse per quella melodia lenta, caraibica che ti trasporta in un mondo, quello del video, fatto di poco ma pieno.

Semplicità farcita di felicità.

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