Nomen omen, nel nome il destino.
E’ andata così la pagaiata governativa di Iosefa Idem. A colpi di Ici pagata a basso prezzo e di brutta figura pagata a caro prezzo.
L’elevazione al quadrato del paradosso è che la sportiva fosse ministro delle Pari opportunità. Ma anche in odore di abusi edilizi. Che per definizione non ti rendono pari agli altri.
Come se non bastasse si difende come non ti aspetti da chi è in torto, bypassando la colpa con la sottolineatura di quanto fatto nella sua vita: il numero delle medaglie vinte, il numero dei figli fatti, l’impegno assunto nella politica.
E allora? La canoista è convinta che il palmarès la rendesse prima esentasse e ora giustificabile?
Curioso infine indire una conferenza stampa per poi andarsene prima di rispondere alle domande dei giornalisti perché considerate imbarazzanti e scomode. Forse un semplice comunicato stampa faceva all’uso. Avere un buon allenatore è utile non solo quando sono i muscoli ad essere in scena.
Situazioni già viste, atteggiamenti diventate abitudini. Idem come sopra. Idem come gli altri.
Vizi private pubbliche virtù. L’importante è apparire perfetti, ma dietro le quinte
si bara, in uno Stato in cui in molti campi non si conosce più la parola ” dovere”.
Mi chiedo, di fronte a tali situazioni, che senso ha il controllo dei conti correnti.
Come sportiva l’ho ammirata, ma per niente come donna in politica, almeno per le sue prime uscite, ancora prima che saltasse fuori questo scandalo, il quale, glielo posso concedere, non sia stato un inadempimento fatto apposta e coscientemente, però, quando si assume un ruolo pubblico, anche molto meno di un ministro della repubblica, è necessario esser molto rigorosi con se stessi, la propria vita deve esser trasparente, ma non solo quella sportiva, che beneficiava già della luce amica dei riflettori del mondo sportivo! Se poi si deve constatare tardivamente che non è così, almeno ci sia la dignità di prenderne atto e non intorbidire ed appannare, a posteriori, le meritate glorie sportive!
Ma si sarà accorta pure lei, che ci vuol poco a rovinare tutto!
Ciao cara Ester, finiti gli impegni scolastici?
Caro Sergio, arrivo da una giornata di correzione scritti iniziata alle ore sette del mattino e chiusa alle ore sette della sera. Che ne dici? E si continua fino al 10 luglio. A chi ha ancora il coraggio di dirmi che il docente svolge un lavoro di poche ore e meno impegno gli chiedo se vuole entrare in cronaca. Ovviamente nera!
A presto, Es.
Cara Es, che risposta loquacemente ironica! Chi riuscirà mai a capire le nostre fatiche psico-fisiche?
Ti auguro una buona notte