Il 23 maggio è ormai una data simbolo nel segno della memoria storica del nostro Paese. Per ricordare i tragici eventi del maggio-luglio 1992 che costarono la vita ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, alla moglie di Falcone Francesca Morvillo, e agli agenti di scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina.
Il 23 maggio è una data per ribadire il “No alla mafia”, in particolare da parte degli studenti che ancora una volta, imbarcati da Napoli e Civitavecchia sulle due “Navi della Legalità”, sbarcheranno a Palermo per raggiungere diversi luoghi simbolo della città, tra cui l’Aula Bunker del carcere Ucciardone, via D’Amelio, via Notarbartolo in cui si erge l’Albero Falcone.
Un impegno ad intraprendere nuove rotte. In nome della legalità.
Una bella iniziativa, forse troppo poco pubblicizzata. Oggi in classe ho letto la circolare del MIUR datata 17 maggio. Inoltrata in ritardo o troppo lenta la scuola nel diffonderla? Boh.
Comunque io personalmente non ho avuto modo di parlarne con i ragazzi. A questo punto dell’anno, fra compiti e interrogazioni, senza contare la corsa per finire i programmi (che non finirò comunque), tempo proprio non ce n’è. Anche se è vero che se ne può parlare, anzi, ne dobbiamo parlare tutto l’anno e non solo oggi.
Sfondi un portone, cara Marisa. Soprattutto il tempo ci viene sottratto dalla burocrazia. Che dire del documento del 15 maggio? E poi richieste di ogni tipo da evadere: carico e scarico assenze/ritardi/uscite, raccolta adozioni libri dei colleghi della classe di cui sei coordinatore (ho scoperto in corsa che essendo a part-time non avevo obblighi di tal sorta e neppure di maturità, ma dirlo neanche a parlarne!), controllo crediti per maturità, ecc. Quanto tempo (soprattutto mentale) c’è ancora per i nostri studenti? Sono in crisi per questo lavoro che non è più come lo pensavo e che per un certo tratto mi sono illusa fosse.
Un abbraccio, Es.
Non poteva mancare il tuo post in un giorno così altamente simbolico.
L’educazione alla legalità deve diventare il fondamento di ogni altro sapere e deve essere la scuola a promuoverla forgiando le nuove generazioni con i valori assoluti che costituiscono l’essenza dello Stato,
Ogni volta che rivedo il film dedicato alla figura di Falcone ,provo un’emozione forte, rimane un segno dentro, un monito a non cedere mai alle ingiustizie e a credere nelle istituzioni.
Falcone, Borsellino e Tutti gli altri…continuano a vivere nelle nostre azioni.
Ogni giorno, con le semplici nostre scelte. Buona notte Ester!
Nives