“Il lavoro non viene più eseguito con la coscienza orgogliosa di essere utile, ma con il sentimento umiliante e angosciante di possedere un privilegio concesso da un favore passeggero della sorte, un privilegio dal quale si escludono parecchi esseri umani per il fatto stesso di goderne, in breve un posto.“
Simone Weil – scrittrice francese (1909-1943)
Ps: che intuizioni hanno certe menti… Uno sguardo attraverso il tempo.
.. e che, come privilegio, divide in due la comunita’.. chi “ha un lavoro” (anche nel lessico comune esso si e’ trasformato in proprieta’!!) e’ diffidente nei confronti di chi non ce l’ha (facile tacciarlo di nullafacente, pigro, parassita) e chi non ce l’ha odia chi ce l’ha (visto come “fortunato” se non come “raccomandato” o peggio, tipicamente senza le qualita’ necessarie per meritarsi quel lavoro)…
purtroppo non mi sembra che le nostre scelte di rappresentanza negli ultimi 20 anni abbiano dato il giusto peso a questa deriva della coesione sociale… sono sempre piu’ convinta che sia troppo facile dare la colpa ai politici… la colpa e’ nostra, e dobbiamo trovare la forza di ricominciare a metterci in gioco in prima persona
E’ vero, certe menti hanno già scritto il nostro futuro.
Oggi il 1 maggio deve essere il segno del cambiamento, dell’impegno di tutti : Non si possono più accettare suicidi e impennate dell’uso degli psicofarmaci a causa della mancanza di lavoro e di situazioni di grave povertà.
Ricordo le parole di Papa Giovanni Paolo II:” Il lavoro umano è una chiave, e probabilmente la chiave essenziale di tutta la questione sociale, se cerchiamo veramente di vederla dal punto di vista del Bene per l’uomo”( Giovanni Paolo II, Laborem exercens”.
E’ stato considerato questo aspetto ?
Buona giornata a tutti.
Ciao scimmietta rossa, condivido la tua esortazione , che ribadisco alla romana:” Damose ‘na mossa!” e diventiamo tutti un po’ più onesti, senza aspettare che la manna scenda giù dal cielo.
Infatti, sembrano anacronistiche certe manifestazioni, come spesso quelle dei ferrotranvieri, per il rinnovo del contratto, quando oggi è già importante avere un lavoro ed un contratto, non importa se scaduto, altro che chiedere aumenti!
Un abbraccio cara Ester, accomuno anche Sonia!
Sì, ho pensato anch’io alle persone di buona volontà…!!!
Un saluto a tutti!
Nives
Oggi il lavoro e’ considerato solo una necessita’ per avere soldi.
Che e’ sacrosanto per sopravvivere!
Il piacere di fare bene il proprio lavoro lo considero anche un dovere, che porta ad avere un obbiettivo condiviso e a voler ottenere un risultato comune.
Per questo mi sento responsabile di insegnare un valore come il lavoro ai giovani. E certo i modelli mediatici sono ben lontani e anche duri da contrastare.
Ma ” damose da fa ‘” e ce la possiamo fare!
Love
L
@ laurin42
Penso che le forme del lavoro vadano cambiando. Tra qualche anno la timbratura del cartellino sarà in soffitta come la macchina da scrivere, ma i passaggi epocali sono sempre difficili e dispendiosi. D’accordo con te nella necessità di considerare sempre un dovere la cura nello svolgere quanto si fa.
Un abbraccio, Es.
@ scimmiettarossa
Vero quanto dici. E se cominciassimo a lavorare un po’ meno per lavorare tutti, avendo così più tempo-benessere?
A presto, Es.