“Padre siamo nell’Orto degli Ulivi – così chiamano il luogo qui a Gerusalemme.
Mi prostro con la faccia a terra, dico parole dissennate:
Passi da me questo calice. Ma non come vorrei,
come tu vuoi sia fatto.
Ciò che si prepara è nelle Scritture,
a quello ho ordinato i miei pensieri
punto per punto, eppure esito ancora,
farnetico che sia revocabile.
Tu entri nel groviglio umano e lo disbrogli
pure così lontano come sei nella tua eternità
da questi nodi delle esistenze temporali.
In te pietà e amore riempiono l’abisso
di questa differenza. Intendimi.
Ma ecco viene gente.”
Mario Luzi, da “La Passione. Via Crucis al Colosseo”.
Anche le parole di un commento, di fronte alle pagine dei vangeli che narrano i momenti che hanno preceduto la Passione si devono fermare, per lasciare spazio alla riflessione che le parole di Luzi supportano bene.
Ciao Ester, buona settimana santa!
@ Sergio Baldin
D’accordo con te Sergio. E’ tempo di silenzi riflessivi.
A presto, Es.
@ sonia
Vero, umanità intrisa di eternità. Che bellezza e che fatica al contempo in quell’umanità…
Un abbraccio, Es.
L’ulivo, l’ulivo…il mio albero preferito per tutto ciò che indica , per la forza che emana , per il significato evangelico, per il segno della fatica , per i rami nodosi e ritorti, come la vita.
Stupendi i versi di Luzi; per noi che siamo quel “groviglio umano” senza più baricentro l’amore e la pietà del Padre sono la soluzione unica e possibile della nostra amara umanità, che però porta i segni dell’eternità.
Buona settimana santa .
bella l’osservazione sui rami nodosi e contorti cara Sonia!
Ci avviciniamo al cloù, buona Settimana santa anche a te!
Una fatica faticosissima ma anche gratificante.
Ciao.
Ciao Sergio,
un cloù che… di più non si può!
Ma, come ha detto il nostro Papa un cristiano deve sempre essere felice e non perdere mai la speranza .
A presto.
S.