Chi era detto vincitore ne esce con le ossa alquanto lussate.
Chi veniva dato per sconfitto rivive come un gatto dalle vite plurime.
Chi ha fatto il parlante grillo è riuscito a scuotere la tellurica della politica.
Lasciando caos, come ogni tsunami.
Ps: ora i dati sono ancora in evoluzione e io devo riflettere. Di sicuro devo fare i conti con un Paese che poco mi assomiglia. Protesta senza proposta, demagogia meglio di filosofia, poca arte senza parte, amicizia al posto di giustizia. E la memoria di un pesce rosso.
Cara Es, quali parole migliori per descrivere il gran calderone da cui è difficile immaginare la preparazione di un governo armonico e concorde!
E intanto lo spread è tornato a salire e la fiducia verso l’Italia a vacillare.
Non so che dire, il tutto non mi è così chiaro. Certo che presupponevo l’affermazione di Grillo, anche solo ascoltando in giro la voce del popolo.Diciamo che la gente ha protestato impulsivamente.
Ciao.
memoria corta…un’arma letale!
credo nelle “nostre” repubbliche trasversali e poetiche come antidoto alla sfiducia.
Un caro abbraccio, Ester! E grazie sempre
Cara Carla, ti approvo in pieno. A tal punto che da ritirarmi sull’Aventino…
Un abbraccio affettuoso, Ester.