“…va ricordato l’imperdonabile orrore contro l’umanità costituito dalle foibe (…) e va ricordata (…) la “congiura del silenzio”, “la fase meno drammatica ma ancor più amara e demoralizzante dell’oblio”. Anche di quella non dobbiamo tacere, assumendoci la responsabilità dell’aver negato, o teso a ignorare, la verità per pregiudiziali ideologiche e cecità politica, e dell’averla rimossa per calcoli diplomatici e convenienze internazionali.”
Dal Discorso (Roma, 10 febbraio 2007) del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione della celebrazione del “Giorno del ricordo” (istituito con legge italiana del 2004 per commemorare le vittime dei massacri delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata).
Le parole di Napolitano non hanno bisogno di commento….
Ciao Es, buona domenica.
Io che sono triestina e ho visitato più volte il monumento presso la foiba di Basovizza, non so spiegarmi tanto orrore. Del resto le atrocità compiute contro il genere umano, fratelli contro fratelli, non hanno spiegazioni.
Grazie per aver ricordato questa giornata. Ogni anno penso di pubblicare un post ma mi fa troppo male solo il pensiero di affondare le mie radici accanto a un popolo che ha concepito questo orrore.
Un abbraccio.
Cara Marisa, le radici sono comuni per tutti gli uomini. Così le colpe, di tutti noi. Portatori di nuovi peccati originali.
Un abbraccio, Ester.