Cinquanta, ma non li dimostra!
Cicciobello, il mitico neonato a grandezza naturale creato nel 1962 da Gervasio Chiari, resta, nonostante il passare degli anni, il bambolotto più desiderato e coccolato da generazioni di bambine.
Biondo, occhi azzurri, volto paffuto, l’inconfondibile tutina azzurra e il ciuccio d’ordinanza che, se tolto, lo fa strillare più di un neonato vero. E la sua “famiglia adottiva”, la Gig Giochi Preziosi, che lo produce, gli ha insegnato a stare al passo coi tempi, tanto da inventarsi numerose varianti, dal “Cicciobello Nero” a quello che “Cammina”, da “Cicciobello Gattona” a “Fiocco di Neve”. Anche se l’evergreen resta “Cicciobello Bua” corredato di termometro, biberon di medicine e punturina.
Per me Cicciobello è aria d’infanzia, con mia sorella che lo stringeva a sé per consolarlo dal suo pianto, e io che mi accontentavo, si fa per dire, della mia bimba un po’ più strana ma davvero speciale, Pippicalzelunghe.
Non ti scappa nessuna ricorrenza!
Ma questo a me dice assai poco e nemmeno ricordo la “variante maschile” dei miei giochi, a quell’età, forse perché erano giochi costruiti con quel che c’era: un trattore con un rocchetto, un aratro con la latta, un fucile ad elastici, cose di questo genere, che non fanno certo epoca e suscitano ricorrenze, se non vaghi ricordi da parte mia!
Un abbraccio cara Ester, una felice giornata anche per oggi!
Cara Es, quanti anni sono trascorsi dai momenti felici dell’infanzia,che sto rimpiangendo molto! Vorrei, almeno per un giorno, anzi almeno per una settimana, tornare a vivere sprazzi di felicità, attimi di giochi, di scherzi, di tempo senza orari, momenti eterni di giochi semplici ,ancora privi di marchingegni tecnologici. E come si era felici! Nell’epoca dell’elettronica avanzata mi trovo a ripetere quanto mi diceva mia mamma :” Ai miei tempi si era felici con poco: voi avete troppo”. Ebbene quel troppo è diventato il “nostro poco”.
Io non ho avuto Cicciobello parlante, bensì “Carolina che parla e cammina” , Ma guarda che cosa mi fai ricordare, cara amica, in mezzo alle pile delle verifiche di fine trimestre. Per Natale andrò a recuperare Carolina, accantonata in qualche angolo recondito.
Un post, cara Es, che per me è quasi una seduta in analisi!!
Ho sempre desiderato possederlo ma, nonostante i miei fossero sempre disposti ad accontentarmi, non me l’hanno mai comperato. Però avevo “Petula”, la bambola parlante. Al medico che le schiacciò la pancia , su mia insistenza, disse:”Mi fa male il pancino”. Che dire? Una bambola davvero intelligente!
Che bei ricordi. Grazie cara Ester.
Un abbraccio
Che tenerezza quest’immagine, ti confesso che in una scatola, riposto nel mio armadio, dorme tranquillo il mio Cicciobello nato negli anni ’70, ancora vestito con il completino celeste che vediamo nella foto.
E’ stato compagno di giochi di mia figlia e poi di mia nipote, abbiamo confezionato tanti piccoli maglioni con i ferri che ancora conservo gelosamente, un tuffo nei tempi passati che mi ha fatto tanto piacere!
Un saluto
Lucia
@ Lucia
Sono contenta che il “mio” Cicciobello ti abbia riportato fiocchi di gioia…
A presto, Es.
@ marisamoles
Ognuna di noi ha la bambola che merita. Marisa non poteva che avere una bambola parlante!
A presto, Ester.
@ sonia
Così funzionano, cara Sonia, le proustiane “intermittenze del cuore”… Qualche giorno fa, ad un particolare odore di vernice, si è aperta davanti a me l’aula delle elementari con la mia maestra a spiegarmi come pitturare, con una vernice dorata, una stella di natale costruita con pinze di legno. Un attimo, ed ero laggiù, in quel luogo e in quel tempo antico…
Un abbraccio, Es.
@ Sergio Baldin
Vedi la differenza, caro Sergio, tra noi fanciulle e voi maschietti… Lo dico sempre a scuola (e i “miei” maschietti”, teneri, si arrabbiano…) che è davvero arduo suscitare in voi ricordi emotivi… Ma siete carini lo stesso!
Giornate buone anche a te, Ester.
Ciao
Ho regalato da poco il cicciobello alla mia nipotina di un anno,ė ancora un po’ piccola ma mi piaceva troppo!non vedevo l’ora di prenderglielo,intanto ci giocherà il suo fratellino che non vede l’ora di curarlo con la sua valigetta!
Speriamo che non faccia ammalare Cicciobello! Deve essere in forma per la sorellina!
A presto, Es.