“Non vive ei forse anche sotterra, quando
gli sarà muta l’armonia del giorno,
se può destarla con soavi cure
nella mente de’ suoi? Celeste è questa
corrispondenza d’amorosi sensi,
celeste dote è negli umani; e spesso
per lei si vive con l’amico estinto
e l’estinto con noi, se pia la terra
che lo raccolse infante e lo nutriva,
nel suo grembo materno ultimo asilo
porgendo, sacre le reliquie renda
dall’insultar de’ nembi e dal profano
piede del vulgo, e serbi un sasso il nome,
e di fiori odorata arbore amica
le ceneri di molli ombre consoli.
Sol chi non lascia eredità d’affetti
poca gioia ha dell’urna“.
Ugo Foscolo, da “Dei Sepolcri”
E’ molto forte e significativa sopratutto l’ultima frase, perchè è verissima!
Speriamo che la pietà per uno che non c’è più possa andar oltre agli affetti non lasciati e che a nessuno manchi un fiore, almeno oggi!
Un abbraccio cara Ester, ciao!
E sì, cara Es, un giorno particolare il 2 novembre , un giorno di memoria. Le parole di Foscolo dicono il vero, toccando le corde più intime di chi ha vissuto l’esperienza della morte. La corrispondenza d’amorosi sensi è quella intimità profonda che lega i vivi con i defunti, con coloro che in vita ci hanno amato e che, anche se in dimensione spirituale e non più fisica continuano a sopravvivere insieme a noi, dandoci con le loro azioni, la motivazione per l’esistere, l’illusione positiva del valore della vita.
Il ricordo deve andare oltre il 2 novembre. Ma è comunque bello e profondamente significativo il trionfo floreale che contorna i sepolcri che in poco tempo si tingono dei colori della vita, rendendo festosi i cimiteri.