Ogni volta che se ne va qualcuno che ci ha reso più “belli” ci sentiamo sbiaditi.
Così con l’architetto/designer italiano Gae Aulenti, che ha reso famoso il nostro tratto inventivo all’estero, dall’allestimento del Musée d’Orsay a Parigi al Museo nazionale d’arte catalana a Barcellona, lasciando tracce di sé anche sul suolo patrio, dalla ristrutturazione di Palazzo Grassi a Venezia a quella del Palavela a Torino.
Ha creato anche oggetti eleganti di design, dalla lampada “Pipistrello” della Martinelli Luce, alla sedia pieghevole “Aprile” per Zanotta.
Molti i riconoscimenti, dalla Legion d’Honneur della Repubblica francese, alla presidenza dell’Accademia di Belle Arti di Brera. Di recente le era stato conferito dalla Triennale il premio alla carriera.
L’esito della sua matita ha reso più bello il mondo intorno a noi. Ma da oggi i colori sono più cupi.