Forse è l’idea del raccolto che mi incanta. Tra filari e pampini, col sole a sonnecchiare e la terra a reclamare attenzione.
Per quella che è vendemmia di perle e rubini, tonde gemme colte per essere fuse. Diventando oro liquido, nero e bianco.
Con nomi che raccontano luoghi e tradizioni, invitandoci a viaggiare al momento del brindisi: Franciacorta, Pantelleria, Fontanafredda, Montalcino, Oltrepò Pavese, Montepulciano, Roero, Frascati, Valpolicella, Colli Albani, Campi Flegrei…
Percorrendo, in punta di uva, le colline del nostro Stivale. Prosit!
Ottimo post , cara Es, adattissimo al tuo compleanno. Augurissimi di cuore di tanta felicità, serenità e salute, come simboleggia questo allettante grappolo di uva , segno della nostra terra produttiva , feconda , ricca di prelibatezze. Le distese infinite di vigneti ,che rallegrano con i colori autunnali le nostre colline da Nord a Sud , sottolineano la nostra antica tradizione contadina, il nostro gene agricolo, che è sempre stato il nostro punto di forza.
Il vino, nelle sue infinite varietà , è il sangue della nostra Italia, linfa vitale di un popolo dedito alla fatica , al sacrificio che- secondo il significato latino -riusciva a rendere sacro il contenuto della sua attività. Non dimentichiamoci queste nostre ricchezze per ripartire e ricostruire un paese irrorato dal succo prezioso , dono delle divinità.
L’Italia è sacra: difendiamola! Prosit a te!
@ sonia
Grazie degli auguri! Es.
@ nuccio
Ottima scelta il passito. Grazie!
Ester.
@ luciabaciocchi
Cara Lucia, proprio oggi ti pensavo…, sperandoti bene insieme ad Angelo. Grazie per il brindisi col tuo vino!
Un abbraccio, Ester.
@ marisamoles
Grazie a te, cara Marisa.
A presto, Ester.
brindo a te, nel giorno del tuo compleanno, con un passito di Pantelleria. Vino di una terra solare e ospitale. Auguroni! Nuccio
Buon compleanno carissima Ester, brindo a te con il vino della mia terra, Sagrantino Passito di Montefalco!
Auguri Lucia
Prosit a te, cara Ester, nel giorno del tuo compleanno. Augurissimi!
Fa un pò tristezza pensare, intanto che qui la vendemmia è finita, ma poi che sempre più spesso, nelle nuove vigne di pianura, la vendemmia non viene più fatta manualmente, come un tempo, o come nelle colline e zone impervie.
Chissà se col tempo anche la vendemmia diverrà un rito che verrà celebrato simbolicamente, come ora si fa già con la trebbiatura sulla piazza del paese!
Ciao cara Ester, serena giornata a te!
Hai ragione , Sergio, la vendemmia manuale è tutta un’altra attività rispetto a quella effettuatta con i macchinari, che tolgono tutta la poesia di un rito gioioso, sacro, antico, in cui l’uomo condivide con gli altri la felicità del raccolto, cantando e consumando pasti in convivi agresti, simbolo di collaborazione , condivisione, solidarietà.